PREMESSA
LA MIA VITA LA DEDICO A MIO FRATELLO GIOVANNI SEMPRE NEL MIO CUORE
CITAZIONE
Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL
lunedì 2 marzo 2015
giovedì 26 febbraio 2015
lunedì 23 febbraio 2015
IL 4 2 1 3 DEL BAYERN MONACO
Massimo Carcarino |
domenica 22 febbraio 2015
IL 3 5 2 DI VENTURA
Massimo Carcarino |
Analizziamo la rete del momentaneo 1-1 del Torino.
Aldilà dei sistemi di gioco cha attua, Ventura con le sue squadre propone sempre un ottimo calcio.
Nel suo 3-5-2 denotiamo sempre organizzazione e possessopalla (sin dal portiere).
La rete del pari è da manuale 3-5-2. #Gazzi effettua il cambio di gioco su #Molinaro che da l'ampiezza al gioco e di testa appoggia sulla #mezzala #Elakaddouri che già prima che il compagno colpisse la palla attacca lo spazio per poi dopo il controllo con un delizioso colpo di tacco riserve Molinaro che con una sovrapposizione interna riesce a crossare per MaxiLopez che attacca il primo palo e mette in rete
mercoledì 18 febbraio 2015
GLI SVILUPPI DI GIOCO E L'ATTACCO ALLO SPAZIO DEL BARCELLONA
Barcellona-Levante 5-0 23 Giornata Liga
Analizziamo la situazione di gioco che ha portato il Barcellona in vantaggio su Levante
Dopo il consueto giro palla orizzontale, Montoya scarica su Messi ed aggredisce lo spazio portandosi un uomo e liberando lo spazio necessario all'argentino per affrontare nell'uno contro uno il suo avversario.Nel frattempo Rakitic va a sostegno dell'azione di gioco arretrando sia nella possibilità di ricevere la palla,sia nell'eventuale palla persa dal compagno.
martedì 17 febbraio 2015
lunedì 16 febbraio 2015
venerdì 13 febbraio 2015
giovedì 12 febbraio 2015
mercoledì 11 febbraio 2015
I MOVIMENTI DELLA CATENA LATERALE NEL 4 4 2
venerdì 6 febbraio 2015
mercoledì 4 febbraio 2015
martedì 3 febbraio 2015
lunedì 2 febbraio 2015
domenica 1 febbraio 2015
venerdì 30 gennaio 2015
lunedì 26 gennaio 2015
venerdì 23 gennaio 2015
giovedì 22 gennaio 2015
LA GESTIONE DEI TALENTI PRECOCI DI MASSIMO CAPUSSOTTO
Quando si ha a che fare con le categorie Pulcini, molto spesso, ci si trova a dover affrontare la gestione di
bambini fra cui vi sono evidenti differenze sopratutto sotto il profilo coordinativo.E' evidente che nella maggior parte dei casi i bambini meno dotati fisicamente sono invece decisamente più avanti dal punto di vista coordinativo,e di conseguenza nei primi anni di attività hanno più facilità ad apprendere e mettere in pratica i gesti tecnici base del calcio; tuttavia non bisogna commettere l'errore da una parte di valutare i bambini solo sotto questi aspetti credendo che anche in prospettiva questi bambini potranno primeggiare, dall'altra di sovraesporli alle attività creando in loro aspettative fuorvianti. L'errore più grave è quello di far disputare "ai più bravi" moltissime partite con lo scopo di vincerle,facendoli ruotare fra i diversi gruppi,questo perchè li si convincerà di essere indispensabili e spesso decisivi,inoltre si concederà ai bambini meno bravi l'alibi derivante dalla presenza del talentino che risolve la partita.Tutti i bambini vanno allenati e fatti giocare, a tutti va data la stessa importanza,tutti devono affrontare problemi ed essere incoraggiati,altrimenti si rischia di perdere di vista l'aspetto formativo per privilegiare l'inutile risultato sportivo in età da scuola calcio. Il talento precoce che viene trattato come un novello Maradona, infatti vivrà una condizione troppo favorevole che non gli permetterà di prepararsi alle difficoltà che incontrerà nella sua carriera, nello stesso tempo il bambino meno bravo non riceverà gli stimoli per lavorare in modo sereno e crescere in maniera adeguata. L'esempio che mi sembra più calzante in merito è il seguente : prendiamo due bambini di 8/ /10 mesi uno che sappia già correre e l'altro che non riesca ancora a camminare, chi può sapere se dopo due anni sarà il primo o il secondo a correre più veloce? Possiamo forse evitare di insegnare a camminare al secondo? Concludo affermando che nell'interesse di tutti i bambini delle scuole calcio, sarebbe opportuno inserire una regola societaria semplice da trasmettere agli istruttori, ovvero poco interesse per il risultato, grande attenzione alla crescita di tutti i bambini, se si vuole operare nell'interesse di tutti, talenti precoci compresi.
Massimo Capussotto Ds Junior Biellese
bambini fra cui vi sono evidenti differenze sopratutto sotto il profilo coordinativo.E' evidente che nella maggior parte dei casi i bambini meno dotati fisicamente sono invece decisamente più avanti dal punto di vista coordinativo,e di conseguenza nei primi anni di attività hanno più facilità ad apprendere e mettere in pratica i gesti tecnici base del calcio; tuttavia non bisogna commettere l'errore da una parte di valutare i bambini solo sotto questi aspetti credendo che anche in prospettiva questi bambini potranno primeggiare, dall'altra di sovraesporli alle attività creando in loro aspettative fuorvianti. L'errore più grave è quello di far disputare "ai più bravi" moltissime partite con lo scopo di vincerle,facendoli ruotare fra i diversi gruppi,questo perchè li si convincerà di essere indispensabili e spesso decisivi,inoltre si concederà ai bambini meno bravi l'alibi derivante dalla presenza del talentino che risolve la partita.Tutti i bambini vanno allenati e fatti giocare, a tutti va data la stessa importanza,tutti devono affrontare problemi ed essere incoraggiati,altrimenti si rischia di perdere di vista l'aspetto formativo per privilegiare l'inutile risultato sportivo in età da scuola calcio. Il talento precoce che viene trattato come un novello Maradona, infatti vivrà una condizione troppo favorevole che non gli permetterà di prepararsi alle difficoltà che incontrerà nella sua carriera, nello stesso tempo il bambino meno bravo non riceverà gli stimoli per lavorare in modo sereno e crescere in maniera adeguata. L'esempio che mi sembra più calzante in merito è il seguente : prendiamo due bambini di 8/ /10 mesi uno che sappia già correre e l'altro che non riesca ancora a camminare, chi può sapere se dopo due anni sarà il primo o il secondo a correre più veloce? Possiamo forse evitare di insegnare a camminare al secondo? Concludo affermando che nell'interesse di tutti i bambini delle scuole calcio, sarebbe opportuno inserire una regola societaria semplice da trasmettere agli istruttori, ovvero poco interesse per il risultato, grande attenzione alla crescita di tutti i bambini, se si vuole operare nell'interesse di tutti, talenti precoci compresi.
Massimo Capussotto Ds Junior Biellese
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