PREMESSA
LA MIA VITA LA DEDICO A MIO FRATELLO GIOVANNI SEMPRE NEL MIO CUORE
CITAZIONE
Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL
domenica 9 dicembre 2012
martedì 4 dicembre 2012
lunedì 3 dicembre 2012
LA STRATEGIA VINCENTE
PRE-CAMPIONATO “Il mio traguardo nel pre-campionato è riuscire a conoscere i miei giocatori e le loro potenzialità. Il mio obiettivo è scoprire chi siamo e sviluppare una personalità di squadra”.
ORGANIZZARSI “Troppe regole definiscono la leadership. Non fanno altro che rinchiuderti in una scatola… si fanno tante regole per non prendere decisioni”.
“La leadership deve essere plurale in ogni squadra, non singolare: «noi», «nostro»… non «io», «mio»…”
domenica 2 dicembre 2012
L'INSERIMENTO DA DIETRO COME TATTICA PER ARRIVARE AL GOL
Come sappiamo bene, quando le difese sono schierate è difficile arrivare al gol, i nostri attaccanti sono abilmente marcati dai difensori avversari e l'unica soluzione che potrebbe far nascere un'azione pericolosa è l'aggiramento della difesa attraverso dei repentini campi di gioco al fine di trovare lo spazio libero per arrivare al cross.
Il cross in se stesso non è pericoloso se i difensori hanno una buona presa di posizione, ecco che dobbiamo differenziare 2 concetti fondamentali: 1) cross dal fondo con difesa schierata, 2) cross dal fondo con la difesa impreparata, quest'ultima soluzione si riscontra nei contropiedi o ripartenze e transizioni positive che in realtà sono la stessa cosa.
Il cross in se stesso non è pericoloso se i difensori hanno una buona presa di posizione, ecco che dobbiamo differenziare 2 concetti fondamentali: 1) cross dal fondo con difesa schierata, 2) cross dal fondo con la difesa impreparata, quest'ultima soluzione si riscontra nei contropiedi o ripartenze e transizioni positive che in realtà sono la stessa cosa.
mercoledì 28 novembre 2012
martedì 27 novembre 2012
IL 4-2-3-1 ALLA BASE DEL CALCIO MODERNO
Inizio col dire che non esistono 2 moduli uguali, non credo ai moduli speculari, sono le interpretazioni che cambiano, come i movimenti, il pressing, la costruzione del gioco, la difesa alta o bassa, questo per dire che non esistono due 4 4 2 uguali, ognuno è interpretato in maniera diversa a seconda del tecnico che guida la squadra.
In un calcio in continua evoluzione ritengo il 4 - 2 - 3 - 1 il miglior modulo per costruire e proporre gioco, questo perchè ci troviamo ad avere 2 costruttori di gioco, uno basso davanti alla difesa, 1 alto dietro la punta, altri sbocchi sono i 2 esterni difensivi e i 2 esterni alti.
Il 4 - 2 - 3 - 1 è il modulo più usato in Spagna e Germania, ci permette di avere una copertura del campo totale sia in ampiezza che in profondità, in fase di possesso i 4 giocatori offensivi danno moltissime soluzioni di gioco ai compagni, senza considerare l'inserimento di uno dei 2 centrocampisti centrali e di un esterno basso. E' un modulo che ci consente di concludere l'azione portando in area avversaria ben 6 giocatori. In caso di transizione negativa, (perdita del pallone in fase offensiva) l'equilibrio è garantito dal mediano che protegge la difesa che in questo caso ha il compito di rallentare l'azione avversaria e far rientrare i compagni che andranno subito alla ricerca della palla.
In un calcio in continua evoluzione ritengo il 4 - 2 - 3 - 1 il miglior modulo per costruire e proporre gioco, questo perchè ci troviamo ad avere 2 costruttori di gioco, uno basso davanti alla difesa, 1 alto dietro la punta, altri sbocchi sono i 2 esterni difensivi e i 2 esterni alti.
Il 4 - 2 - 3 - 1 è il modulo più usato in Spagna e Germania, ci permette di avere una copertura del campo totale sia in ampiezza che in profondità, in fase di possesso i 4 giocatori offensivi danno moltissime soluzioni di gioco ai compagni, senza considerare l'inserimento di uno dei 2 centrocampisti centrali e di un esterno basso. E' un modulo che ci consente di concludere l'azione portando in area avversaria ben 6 giocatori. In caso di transizione negativa, (perdita del pallone in fase offensiva) l'equilibrio è garantito dal mediano che protegge la difesa che in questo caso ha il compito di rallentare l'azione avversaria e far rientrare i compagni che andranno subito alla ricerca della palla.
giovedì 22 novembre 2012
CONCENTRAZIONE E ATTENZIONE ALLA BASE DEL CALCIO
Se guardiamo le statistiche di una partita di calcio ci accorgiamo che molti gol vengono spesso segnati negli ultimi minuti di gioco, e non per casualità. Il fattore che risulta determinante in questo senso è il connubio tra concentrazione e attenzione.
Facile dire ai nostri giocatori state più concentrati, gli effetti saranno sempre gli stessi e non si trarranno maggiori benefici. La verità è che la concentrazione e l'attenzione bisogna allenarla in allenamento.
Facile dire ai nostri giocatori state più concentrati, gli effetti saranno sempre gli stessi e non si trarranno maggiori benefici. La verità è che la concentrazione e l'attenzione bisogna allenarla in allenamento.
domenica 18 novembre 2012
venerdì 16 novembre 2012
L'INTENSITA' NEL GIOCO DEL CALCIO
Vi siete mai chiesti quali differenze ci siano tra un giocatore di Serie A, uno di Serie C e un dilettante?
Un giocatore di Serie A determina una giocata in tempi ridotti, quello di Serie C tempi meno ridotti, quello dilettante in tempi lunghi.
Questo ci fa capire come allenare l'intensità nel gioco del calcio risulta fondamentale nella preparazione atletica del calciatore.
Naturalmente il tutto deve essere abbinato ad un alto livello tecnico del calciatore, ma la differenza tra una categoria e l'altra si nota dal ritmo di gioco, in crescendo in ogni categoria a salire.
Un giocatore di Serie A determina una giocata in tempi ridotti, quello di Serie C tempi meno ridotti, quello dilettante in tempi lunghi.
Questo ci fa capire come allenare l'intensità nel gioco del calcio risulta fondamentale nella preparazione atletica del calciatore.
Naturalmente il tutto deve essere abbinato ad un alto livello tecnico del calciatore, ma la differenza tra una categoria e l'altra si nota dal ritmo di gioco, in crescendo in ogni categoria a salire.
mercoledì 14 novembre 2012
martedì 13 novembre 2012
lunedì 12 novembre 2012
domenica 11 novembre 2012
venerdì 9 novembre 2012
giovedì 8 novembre 2012
LA FAVOLA DEL BORUSSIA DORTMUND
La squadra tedesca ha messo alle corde il Real Madrid che è riuscito a pareggiare solo allo scadere grazie ad una punizione di Ozil.
I tedeschi hanno dimostrato di saper giocare un calcio spumeggiante, vediamo come:
martedì 6 novembre 2012
domenica 4 novembre 2012
LA DENSITA' COME CONCETTO FONDAMENTALE NEL GIOCO DEL CALCIO
A volte alleniamo le nostre squadre pensando che tutto sia sotto controllo, in realtà molti concetti ci sfuggono perchè presi dalla partita, o ancora peggio perchè non li conosciamo.
Oggi vorrei analizzare insieme a voi il concetto della Densità, che in poche parole significa avere un maggior numero di giocatori in zona palla.
Se facciamo mente locale ci rendiamo conto che difficilmente in partita un'azione viene sviluppata da più di 4 giocatori, ragion per cui in allenamento dobbiamo andare a sviluppare tutte quelle azioni che coinvolgono un ridotto numero di giocatori a livello situazionale.
Ritengo che il classico 11 contro 0 sia poco redditizio perchè i giocatori non imiteranno mai in partita gli stessi movimenti come in allenamento, ragion per cui dobbiamo lavorare molto su situazioni offensive a 4 giocatori e movimenti di psicocinetica nei quadrati.
Oggi vorrei analizzare insieme a voi il concetto della Densità, che in poche parole significa avere un maggior numero di giocatori in zona palla.
Se facciamo mente locale ci rendiamo conto che difficilmente in partita un'azione viene sviluppata da più di 4 giocatori, ragion per cui in allenamento dobbiamo andare a sviluppare tutte quelle azioni che coinvolgono un ridotto numero di giocatori a livello situazionale.
Ritengo che il classico 11 contro 0 sia poco redditizio perchè i giocatori non imiteranno mai in partita gli stessi movimenti come in allenamento, ragion per cui dobbiamo lavorare molto su situazioni offensive a 4 giocatori e movimenti di psicocinetica nei quadrati.
venerdì 2 novembre 2012
giovedì 1 novembre 2012
mercoledì 31 ottobre 2012
FABIO CASERTA, UN CAMPIONE DENTRO E FUORI DAL CAMPO
Dalla Terza Categoria alla Serie A, passando per Eccellenza, Serie D, C2 e Serie B.
Un lungo cammino per il ragazzo di Melito Porto Salvo che ieri ha finalmente coronato il sogno di far gol alla squadra che non l'ha mai voluto, la Reggina. Eppure Fabio a Reggio sarebbe andato a giocare anche a piedi.
Vado con ordine, quando Caserta giocava a Barcellona Pozzo di Gotto è stato più volte offerto alla Reggina, ricordo ancora quante persone si sono mosse per far approdare Fabio nella squadra della sua città, eppure la società di Via delle Industrie non l'ha mai considerato trattandolo come un giocatore di quarta serie che mai avrebbe cavalcato i campi dei calcio che conta.
Il Presidente Pulvirenti lo portò a Catania dove Caserta mise in mostra tutto il suo valore. Fu un colpo al cuore per Lillo Foti che capì di aver commesso un grosso errore.
Intanto il ragazzo di Melito si guadagnava gli applausi della platea con giocate spettacolari, le sue esibizioni non passarono inosservate al Presidente Zamparini che lo portò a Palermo. Poi Lecce, Atalanta e Cesena sempre in Serie A. Dall'anno scorso Fabio Caserta indossa la maglia della Juve Stabia in Serie B.
Un lungo cammino per il ragazzo di Melito Porto Salvo che ieri ha finalmente coronato il sogno di far gol alla squadra che non l'ha mai voluto, la Reggina. Eppure Fabio a Reggio sarebbe andato a giocare anche a piedi.
Vado con ordine, quando Caserta giocava a Barcellona Pozzo di Gotto è stato più volte offerto alla Reggina, ricordo ancora quante persone si sono mosse per far approdare Fabio nella squadra della sua città, eppure la società di Via delle Industrie non l'ha mai considerato trattandolo come un giocatore di quarta serie che mai avrebbe cavalcato i campi dei calcio che conta.
Il Presidente Pulvirenti lo portò a Catania dove Caserta mise in mostra tutto il suo valore. Fu un colpo al cuore per Lillo Foti che capì di aver commesso un grosso errore.
Intanto il ragazzo di Melito si guadagnava gli applausi della platea con giocate spettacolari, le sue esibizioni non passarono inosservate al Presidente Zamparini che lo portò a Palermo. Poi Lecce, Atalanta e Cesena sempre in Serie A. Dall'anno scorso Fabio Caserta indossa la maglia della Juve Stabia in Serie B.
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