PREMESSA
LA MIA VITA LA DEDICO A MIO FRATELLO GIOVANNI SEMPRE NEL MIO CUORE
CITAZIONE
Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL
giovedì 11 ottobre 2012
IL CALCIO E' SOLO UN GIOCO
RICONOSCIAMO I BISOGNI, RICONOSCIAMO I MECCANISMI
RINFORZIAMO I RAGAZZI MA PRIMA DIVIDIAMOCI I COMPITI!
UN IPOTESI DI LAVORO DI GRUPPO FANTASIOSA O REALIZZABILE?
mercoledì 10 ottobre 2012
lunedì 8 ottobre 2012
TORNEO LA ZUCCA: FINALE REAL CANAVESE - IVREA
Saranno le 2 squadre del Canavese a contendersi il Torneo Zucca organizzato dall'Asd Brandizzo. La finalina per il terzo e quarto posto vedrà di fronte Brandizzo e Montaltese.
Il risultato maturato in semifinale contro il Real Canavese è lo specchio di una giornata nata male e finita peggio: mi ritengo molto soddisfatto dei ragazzi che ho a disposizione e nell'arco della stagione dimostreremo i reali valori di questa squadra.
In questo torneo abbiamo pagato a caro prezzo un terreno di gioco a limite della praticabilità, e per una squadra poco fisica ma molto tecnica come la mia giocare a calcio diventa difficile.
Sono convinto che lavorando sodo in allenamento si può solo migliorare, del resto è una squadra nuova e deve ancora assemblarsi.
Certo, dispiace non aver vinto questo torneo, ma il calcio insegna che niente è scontato, ed anche le grandi favorite a volte fanno cilecca.
La stagione però è solo agli inizi, e noi saremo pronti a dare battaglia già dalla prossima partita.
Lo stato d'animo è quello di un leone, Re della Savana, aggressivo e feroce, pronto ad imporre il suo dominio, consapevole di essere il numero 1, sempre.
domenica 7 ottobre 2012
sabato 6 ottobre 2012
giovedì 4 ottobre 2012
mercoledì 3 ottobre 2012
martedì 2 ottobre 2012
lunedì 1 ottobre 2012
domenica 30 settembre 2012
sabato 29 settembre 2012
venerdì 28 settembre 2012
giovedì 27 settembre 2012
DIFENDERE A ZONA SENZA SAPER MARCARE
Immerso nel mondo del pallone e girando per i campi ho potuto constatare che molte squadre del settore giovanile giocano a zona, cioè marcano i propri avversari che entrano nella propria zona di competenza. Premetto che la difesa a zona è un punto di arrivo, il fine di un percorso che però deve per forza di cose cominciare con il marcamento a uomo. Non è concepibile difendere a zona senza saper marcare.
Può sembrare un paradosso ma in realtà non lo è affatto, ormai in giro ci sono poche squadre che fanno marcare a uomo gli attaccanti avversari, e questo nel Settore Giovanile è un limite non un pregio. Secondo il mio parere bisogna insegnare ai ragazzi a saper marcare: Marcare a uomo significa prendere in consegna un giocatore della squadra avversaria.
Più l'avversario si avvicina alla nostra porta (o alla palla) e più la marcatura dovrà essere stretta. Se, viceversa, l'avversario si trova lontano dalla palla, la marcatura sarà più larga, quindi meno assillante.
Principi che regolano la marcatura a uomo in riferimento all'avversario:
1) essere posizionati tra l'avversario e la porta
2) avere, sotto il controllo visivo, l'avversario e la palla contemporaneamente.
Il libero è nato per garantire una copertura finale: esso è responsabile, per tutta la larghezza del campo, della profondità da dietro i difensori, fino alla propria porta. È colui che determina l'ultima linea di difesa ed è quindi responsabile dell'eventuale accorciamento o allungamento della squadra sul terreno di gioco.
Quando i ragazzi negli anni avranno assimilato cosa vuol dire saper marcare, ecco che si può passare alla cosiddetta difesa a zona, ma è tutto un crescendo che deve partire dal concetto di marcamento, altrimenti troveremo difese sempre più deboli e difensori sempre più scarsi.
Può sembrare un paradosso ma in realtà non lo è affatto, ormai in giro ci sono poche squadre che fanno marcare a uomo gli attaccanti avversari, e questo nel Settore Giovanile è un limite non un pregio. Secondo il mio parere bisogna insegnare ai ragazzi a saper marcare: Marcare a uomo significa prendere in consegna un giocatore della squadra avversaria.
Più l'avversario si avvicina alla nostra porta (o alla palla) e più la marcatura dovrà essere stretta. Se, viceversa, l'avversario si trova lontano dalla palla, la marcatura sarà più larga, quindi meno assillante.
Principi che regolano la marcatura a uomo in riferimento all'avversario:
1) essere posizionati tra l'avversario e la porta
2) avere, sotto il controllo visivo, l'avversario e la palla contemporaneamente.
Il libero è nato per garantire una copertura finale: esso è responsabile, per tutta la larghezza del campo, della profondità da dietro i difensori, fino alla propria porta. È colui che determina l'ultima linea di difesa ed è quindi responsabile dell'eventuale accorciamento o allungamento della squadra sul terreno di gioco.
Quando i ragazzi negli anni avranno assimilato cosa vuol dire saper marcare, ecco che si può passare alla cosiddetta difesa a zona, ma è tutto un crescendo che deve partire dal concetto di marcamento, altrimenti troveremo difese sempre più deboli e difensori sempre più scarsi.
mercoledì 26 settembre 2012
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