PREMESSA
LA MIA VITA LA DEDICO A MIO FRATELLO GIOVANNI SEMPRE NEL MIO CUORE
CITAZIONE
Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL
giovedì 26 aprile 2012
mercoledì 25 aprile 2012
LA REGINA DEL TORNEO DI RIVALTA E' IL BARCANOVA
Vittoria dedicata al Presidente Giorgio LOVATO
TORINO 25 APRILE 2012: Il calcio a volte ci regala delle emozioni fantastiche, l'ultima in ordina di tempo è stata provata oggi pomeriggio con la conquista del Torneo di Rivalta. Un onore arrivare primi in una competizione dove le concorrenti prendevano il nome di Biellese, J. Stars, Ivrea, Lascaric ect.
Non è stata una vittoria facile e per questo ancora più bella.
Dopo l'esordio vittorioso contro la J. Stars per 3 a 1, è arrivato il pareggio per 1 a 1 agguantato in extremis contro la Biellese che di fatto ci ha permesso di passare il turno. Nel pomeriggio le finali contro Rivalta e Ivrea in un triangolare all'Italiana. Nella prima partita l'Ivrea ha battuto per 5 a 0 il Rivalta, la seconda partita ha visto i padroni di casa affrontare la nostra squadra, 1 a 1 il risultato finale arrivato all'ultimo secondo di gioco con un colpo di testa dello strepitoso Mennuti.
Contro l'Ivrea la partita finale dove venivano decise le prime posizioni: a loro serviva anche un pareggio per vincere il Torneo, mentre noi dovevamo solo vincere.
L'Inizio del match è stato molto esaltate, prima Granato e poi ancora Mennuti mandavano in delirio i tifosi del Barca, ma il gol dell'Ivrea che accorciava le distanze ci faceva vivere gli ultimi momenti di partita in fibrillazione.
Per fortuna la squadra ha saputo mantenere i nervi saldi e alla fine il trionfo è stato ampiamente meritato. Faccio i complimenti agli amici di Ivrea che pur perdendo la finale hanno dimostrato di saper giocare un ottimo calcio.
Faccio i complimenti ai miei ragazzi i quali hanno dato il massimo delle loro possibilità, il primo posto e la Coppa alzata al cielo a fine partita sarà un ricordo indelebile tatuato nel cuore e nella mente di ognuno di loro. Li ricordo uno per uno: Amerio, Villari, Cella, La Monaca, Granato, Messana, Giuffrida, Chipper, Camele, Marangi, Prisco, Carminati, Gambino, Wodje, Mennuti.
Ringrazio i dirigenti Tricarico, Villari, Giuffrida e Granato i quali hanno svolto un grande lavoro gestionale. Come dire, non ci può essere vittoria senza un grande Staff alle spalle.
Vorrei dedicare questa vittoria allo Storico Presidente del BarcanovaSalus Giorgio Lovato il quale ha voluto prendersi un po' di tempo lontano dal calcio per decidere il suo futuro. Ecco, spero che questa vittoria possa essere da stimolo per riavvicinarlo nel mondo del calcio e nel suo mondo: il Barcanova.
domenica 22 aprile 2012
BARCANOVA - VANCHIGLIA 1-3. UNO STOP INASPETTATO
Torino 22 aprile 2012 - Nel calcio le partite vengono decise dagli episodi, oggi abbiamo perso pagando caro alcuni errori individuali, ma non è nel mio stile ricercare il colpevole. Anche io avrò fatto i miei errori, a posteriori posso dire che se tornassi indietro avrei giocato in maniera diversa. Mi dispiace aver perso questa partita dopo un'imbattibilità interna durata 8 mesi.
Purtroppo non siamo stati nemmeno fortunati e al primo episodio siamo stati castigati. Alcuni ragazzi a fine gara erano visibilmente scontenti, e mi dispiace di questo perchè nel calcio è molto importante saper accettare la sconfitta e ripartire con più motivazioni di prima.
So che non posso chiedere di più a questi ragazzi, conosco perfettamente il loro livello tecnico, tattico, fisico e psicologico, mi piacerebbe però, che nelle categorie inferiore si lavorasse meglio in modo da formare un ragazzo nelle fasi sensibili dell'apprendimento, a 12 anni diventa davvero difficile migliorare alcuni aspetti coordinativi e caratteriali, ragion per cui bisogna lavorare bene con i piccoli per poi avere un gruppo di esordienti omogeneo.
Inoltre un buon giocatore di calcio, oltre ad avere una buona tecnica di base deve avere anche rispetto per i compagni, avversari e allenatore. Quando mancano queste cose evidentemente c'è qualcosa che non va, ed è un problema che rimbalza alle famiglie che devono cercare di frenare i loro figli e insegnare loro che nella vita prima di ogni altra cosa ci vuole rispetto ed educazione.
Purtroppo non siamo stati nemmeno fortunati e al primo episodio siamo stati castigati. Alcuni ragazzi a fine gara erano visibilmente scontenti, e mi dispiace di questo perchè nel calcio è molto importante saper accettare la sconfitta e ripartire con più motivazioni di prima.
So che non posso chiedere di più a questi ragazzi, conosco perfettamente il loro livello tecnico, tattico, fisico e psicologico, mi piacerebbe però, che nelle categorie inferiore si lavorasse meglio in modo da formare un ragazzo nelle fasi sensibili dell'apprendimento, a 12 anni diventa davvero difficile migliorare alcuni aspetti coordinativi e caratteriali, ragion per cui bisogna lavorare bene con i piccoli per poi avere un gruppo di esordienti omogeneo.
Inoltre un buon giocatore di calcio, oltre ad avere una buona tecnica di base deve avere anche rispetto per i compagni, avversari e allenatore. Quando mancano queste cose evidentemente c'è qualcosa che non va, ed è un problema che rimbalza alle famiglie che devono cercare di frenare i loro figli e insegnare loro che nella vita prima di ogni altra cosa ci vuole rispetto ed educazione.
sabato 21 aprile 2012
E' MOURINHO IL NUMERO 1
E' facile vincere quando si hanno le pedine più forti del mondo, quando si hanno fin troppe però, si rischia di andare in confusione come sta succedendo a Giuseppe Guardiola che tra i tanti campioni cui dispone, non sa più scegliere quali mandare in campo.
PALLA SCOPERTA E PALLA COPERTA
DEFINIZIONE DI PALLA COPERTA
Si parla di palla coperta è quando il calciatore in possesso è pressato
da un avversario in modo che gli venga tolto lo spazio ed il tempo
per una giocata facile o vantaggiosa per la sua squadra oppure
quando si trova in condizioni dove necessita di tempo per la giocata
(non è nella condizione di poter giocare la palla in quel preciso
momento).
All’opposto si definisce palla scoperta o palla libera quando un
avversario in possesso di palla ha tempo e spazio a disposizione per
una giocata a proprio piacimento.
Palla coperta e palla scoperta sono dei segnali visivi fondamentali
per una squadra in non possesso di palla, perché attraverso la lettura
e l’interpretazione di questa situazione una squadra può determinare
il proprio atteggiamento con dei movimenti adeguati.
mercoledì 18 aprile 2012
sabato 14 aprile 2012
MOROSINI UNO DI NOI
Qualcuno dice che se ne vanno sempre i migliori, altri invece pensano che la vita consiste in un lungo cammino dall'esito infausto. Molti filosofi hanno tratto delle conclusioni sul senso della vita, ma come dice Vasco Rossi la vita un senso non ce l'ha.
Pescara, 14 aprile 2012 - Oggi è un giorno triste per il calcio italiano, il 25enne Piermario Morosini è morto sul campo di Pescara stroncato da un attacco cardiaco. I soccorsi sono stati immediati, ma il cuore del giovane centrocampista del Livorno si è fermato per sempre.
Al destino non è bastata la vita dei genitori e del fratello scomparsi pochi anni fa, adesso anche Piermario ha dovuto fare i conti con la crudeltà del suo destino, il quale poteva risparmiarlo dopo una vita fatta di sofferenze e sacrifici. Ma si sa, la sorte non ha sentimenti, non ha occhi e soprattutto non guarda in faccia nessuno.
mercoledì 11 aprile 2012
CAMPIONI CERCASI, L'IMPORTANZA DELLA SCUOLA CALCIO
Spesso noi allenatori ci troviamo a guidare una squadra composta da giocatori che hanno molte lacune tecniche, ma non solo: guardando il calcio a 360° e girando per i campi ho potuto constatare che dalle categorie giovanissimi, allievi e Juniores, la qualità è veramente bassa, ciò mi induce a scrivere questo articolo per esortare i lettori addetti ai lavori ad improntare una cultura calcistica che non può prescindere dal lavoro nella scuola Calcio.
Spesso vedo papà che si improvvisano allenatori nelle categorie più piccole, quando invece servirebbero dei veri maestri e istruttori qualificati. Tutto questo perchè le società sportive tendono al risparmio non sapendo che i 500 euro al mese risparmiati per pagare un buon istruttore saranno 50 mila persi in futuro. Anche perchè ritengo che il lavoro sui piccoli sia fondamentale in quanto propedeutico al campione di domani.
Nella fase che va dai 6 ai 12 anni il piccolo calciatore acquista tutta una serie di componenti tecnico cognitive e coordinative, e soprattutto delle qualità morali e caratteriali importanti che determineranno il giocatore del domani.
Senza un lavoro orientato prettamente sulla Scuola Calcio sarà difficile avere delle squadre forti e soprattutto calciatori che possono arrivare al calcio che conta.
domenica 8 aprile 2012
BUONA PASQUA A TUTTI I LETTORI
Non riesco a darvi gli auguri uno per uno, siete davvero in tanti a seguire questo blog, vi ringrazio infinitamente. Insieme al Natale oggi è il giorno più importante dell'anno, si celebra la resurrezione del Signore Gesù.
Oggi la Pasqua si è trasformata in una festa civile, dove si è contenti perchè non si va a scuola o non si lavora e si mangia bene, ma guai a distogliere l'attenzione dal vero significato che la Pasqua vuole manifestarci. La vita terrena è funestata da problemi di ogni genere, lavoro, salute, insoddisfazione, fallimenti, insuccessi. Il triste epilogo della morte però, è solo un passaggio verso la vita eterna, quella piena di gioia e felicità, dove non ci sarà nè dolore nè tristezza, ma amore e contentezza.
Che sia per ognuno di voi un giorno speciale:
TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI.
sabato 7 aprile 2012
SECONDO POSTO AL TORNEO DI PIOSSASCO
Nichelino - Barcanova 2 a 1
Nonostante la sconfitta arrivata in finale contro il Nichelino, il secondo posto è comunque un risultato importante. La partita di oggi è stata aperta a qualsiasi risultato. Alla fine ha vinto la squadra più fortunata. Il gol della sconfitta è arrivato in pieno recupero quando i ragazzi pensavano già ai calci di rigore
Mi assumo tutte le responsabilità di questa sconfitta, i ragazzi hanno dato il massimo come mi ha riferito telefonicamente il dirigente responsabile Vincenzo Tricarico che è stato eccezionale e lo ringrazio infinitamente per avermi sostituito in panchina.
Il calcio è anche questo, e a volte le sconfitte servono a formare il carattere di questi piccoli grandi uomini.
Io in lontananza ho sofferto per tutta la durata dell'incontro, speravo in un epilogo diverso ma comunque come ho scritto sopra, le responsabilità della sconfitta sono tutte mie.
Ringrazio i ragazzi per l'impegno profuso durante tutto l'arco del torneo, sono ragazzi bravi, educati e molto intelligenti.
Auguro loro una felice Pasqua, così come ai loro genitori sempre presenti e disponibili. Tantissimi auguri di buona Pasqua anche ai dirigenti Tricarico, Granato, Villari, Giuffrida e al responsabile Caccialupi.
Un augurio di buona Pasqua va a tutta la famiglia Barcanova, dal Presidente al magazziniere.
Buona Pasqua a tutti.
mercoledì 4 aprile 2012
martedì 3 aprile 2012
TORNEO DI PIOSSASCO: SIAMO IN FINALE
Una vittoria dedicata ad Alexander Chipper che in questo momento è in viaggio verso la Romania per porgere l'ultimo saluto alla cara nonna scomparsa precocemente.
Torino 3 Aprile 2012 - Altra impresa, altro capolavoro: dopo una battaglia agonistica la mia squadra batte la J.Stars per 2 a 1 e approda alla finalissima del torneo di Piossasco. Nelle precedenti partite avevamo superato per 2 a 1 l'Atletico Torino, mentre contro la J.Stars la semifinale infinita. Nel primo tempo i bianconeri sono passati in vantaggio, la partita si era messa molto male per noi, il loro portiere sembrava insuperabile.
La reazione nel secondo tempo è stata fantastica, e prima Fabio Prisco e poi Giuseppe Messana hanno completato la rimonta. Una vittoria che ci porta alla finalissima di sabato 7 aprile alle ore 16.30.
Io purtroppo non ci sarò, andrò in Calabria per festeggiare la Pasqua con i miei cari, ma sono sicuro che, anche senza di me, la mia squadra darà il massimo per alzare al cielo la Coppa del primo posto.
Faccio i complimenti a tutti i miei ragazzi, i quali hanno avuto una crescita calcistica esponenziale, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, l'hanno scorso Barcanova-J.Stars con quasi tutti gli elementi di stasera in campo da una parte e dall'altra, è finita 3 a 13 per i bianconeri. Buona Pasqua a tutti.
lunedì 2 aprile 2012
domenica 1 aprile 2012
COMPLIMENTI AD ANDREA STRAMACCIONI
Torino 1 aprile 2012 - Andrea Stramaccioni è la dimostrazione che bastano poco più di 30 anni per allenare in Serie A, sfatando finalmente il tabù dell'esperienza tanto osannata soprattutto nella cultura calcistica italiana. Per allenare non ci vuole l'età ma le competenze.
Stramaccioni non fa parte di quella schiera di allenatori raccomandati che passano dal campo ad una panchina di prestigio, il buon Andrea ha cominciato da una squadra di allievi provinciali di un quartiere di Roma. E chi come me allena in queste categorie sa quanto sia difficile emergere e uscire dall'anonimato, la bravura arriva fino ad un certo punto, per fare il grande salto servono un'insieme di cose: vittorie, fortuna, conoscenze, e poi è importante trovarsi al posto giusto al momento giusto.
Ed è per questo che vorrei complimentarmi con Andrea Stramaccioni, la Serie A è un traguardo sognato da tutti noi allenatori, ma sono in pochi quelli che ci arrivano.
BARCANOVA - J. STARS 1-1. UN PAREGGIO CHE SA DI BEFFA
Sono rammaricato e deluso per il risultato finale, il pareggio ci sta davvero troppo stretto, abbiamo fallito 6, 7 occasioni da gol nitide ma non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi che hanno lottato fino alla fine alla ricerca della vittoria.
Solo un miracolo ha salvato la J. Stars dalla sconfitta, però il calcio è questo e bisogna accettare il verdetto del campo.
Sono molto contento invece per l'atteggiamento della mia squadra, combattivo, grintoso, battagliero, una dote non causale ma costruita col tempo con un lungo lavoro motivazionale e psicofisico.
Devo dire bravi a tutti i ragazzi, dal primo all'ultimo giocatore, sono contento di aver trasmesso loro le mie ambizioni e la mia mentalità vincente.
Solo un miracolo ha salvato la J. Stars dalla sconfitta, però il calcio è questo e bisogna accettare il verdetto del campo.
Sono molto contento invece per l'atteggiamento della mia squadra, combattivo, grintoso, battagliero, una dote non causale ma costruita col tempo con un lungo lavoro motivazionale e psicofisico.
Devo dire bravi a tutti i ragazzi, dal primo all'ultimo giocatore, sono contento di aver trasmesso loro le mie ambizioni e la mia mentalità vincente.
sabato 31 marzo 2012
UN GRANDE ALLENATORE DAL NOME DI EUGENIO ACQUAVIVA
Nel panorama calcistico piemontese in molti conosceranno Eugenio Acquaviva, io ho avuto la fortuna di conoscerlo solo nel settembre del 2010, ho avuto subito la sensazione che si trattasse di una grande persona dal punto di vista umano, e anche un allenatore molto preparato.
In quei giorni di settembre dovevo fare delle scelte di vita, e non dimenticherò mai il consiglio che mi diede Eugenio, ad oggi lo devo ringraziare, dopo 2 anni posso dire di aver fatto la scelta più giusta anche se piena di sacrifici.
Dal punto di vista calcistico Eugenio è un istruttore davvero in gamba, in pochi riescono ad insegnare calcio come lui, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, le squadre che ha formato negli anni sono una più forte di un'altra.
La vittoria nel torneo di Rosta con i suoi 2001 è un traguardo memorabile che rimarrà indelebile nella storia del Barcanova Salus. Al torneo di Rosta hanno partecipato tantissime squadre professionistiche, ma la coppa è andata al Barca allenato con grande qualità da Eugenio Acquaviva.
Colgo l'occasione per ringraziare Eugenio in forma pubblica per i consigli che mi ha dato durante la nostra conoscenza e approfitto di questo spazio per dire a chi mi legge che il futuro dei giovani è garantito solo se sui campi di calcio ci sono istruttori preparati come Eugenio Acquaviva, altrimenti la qualità del calcio giovanile toccherà il fondo.
In quei giorni di settembre dovevo fare delle scelte di vita, e non dimenticherò mai il consiglio che mi diede Eugenio, ad oggi lo devo ringraziare, dopo 2 anni posso dire di aver fatto la scelta più giusta anche se piena di sacrifici.
Dal punto di vista calcistico Eugenio è un istruttore davvero in gamba, in pochi riescono ad insegnare calcio come lui, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, le squadre che ha formato negli anni sono una più forte di un'altra.
La vittoria nel torneo di Rosta con i suoi 2001 è un traguardo memorabile che rimarrà indelebile nella storia del Barcanova Salus. Al torneo di Rosta hanno partecipato tantissime squadre professionistiche, ma la coppa è andata al Barca allenato con grande qualità da Eugenio Acquaviva.
Colgo l'occasione per ringraziare Eugenio in forma pubblica per i consigli che mi ha dato durante la nostra conoscenza e approfitto di questo spazio per dire a chi mi legge che il futuro dei giovani è garantito solo se sui campi di calcio ci sono istruttori preparati come Eugenio Acquaviva, altrimenti la qualità del calcio giovanile toccherà il fondo.
mercoledì 28 marzo 2012
MILAN BARCELLONA ALLA LAVAGNA
E' un Barcellona con 6 centrocampista quello che si presenta alla Scala del Calcio di Milano, una tattica che consente ai blaugrana un possesso palla esasperato, concluso con delle triangolazioni veloci di Xavi, Iniesta, Dani Alves, Sanchez e soprattutto Messi.
Guardiola non concede punti di riferimento in attacco ma presenta un Barcellona troppo rinunciatario, mi chiedo cosa ci fanno Fabregas, Pedro e Tello in panchina a dispetto di un Keita in campo? Lo 0 a 0 è il frutto di una partita con il freno a mano tirato e dove le difese hanno avuto la meglio.
Il Barcellona presenta una difesa a 3 con Mascherano - Piquè - Puyol, i tre dell'Ave Maria non si fanno mai superare da Ibra e compagni, mentre i 4 difensori del Milan vanno sempre in affanno per ingabbiare il genio di Messi che da solo semina il panico tra le maglie rossonere.
E' Busquets a marcare Boateng concedendogli poco o niente, Keita serve invece a far numero, che Guardiola fosse limitato lo sapevo da tempo, ma regalare un uomo al Milan è da suicidio. La fase difensiva del Barca viene effettuata con un pressing asfissiante sul portatore di palla, la difesa non indietreggia mai.
Il Milan pensa a non prenderle e ripartire in contropiede, del resto la qualità dei rossoneri è quella che è: Ibra è isolato, Robinho non ha la gamba giusta, mentre Boateng è alle prese con i malanni muscolari che l'affliggono dall'inizio dell'anno.
Alla fine lo 0 a 0 tiene a galla il Milan, al Camp Nou serve un pareggio con gol.
Non sarà facile perchè il Barcellona giocherà col tridente, per fortuna dei catalani Keita si accomoderà in panchina.
Guardiola non concede punti di riferimento in attacco ma presenta un Barcellona troppo rinunciatario, mi chiedo cosa ci fanno Fabregas, Pedro e Tello in panchina a dispetto di un Keita in campo? Lo 0 a 0 è il frutto di una partita con il freno a mano tirato e dove le difese hanno avuto la meglio.
Il Barcellona presenta una difesa a 3 con Mascherano - Piquè - Puyol, i tre dell'Ave Maria non si fanno mai superare da Ibra e compagni, mentre i 4 difensori del Milan vanno sempre in affanno per ingabbiare il genio di Messi che da solo semina il panico tra le maglie rossonere.
E' Busquets a marcare Boateng concedendogli poco o niente, Keita serve invece a far numero, che Guardiola fosse limitato lo sapevo da tempo, ma regalare un uomo al Milan è da suicidio. La fase difensiva del Barca viene effettuata con un pressing asfissiante sul portatore di palla, la difesa non indietreggia mai.
Il Milan pensa a non prenderle e ripartire in contropiede, del resto la qualità dei rossoneri è quella che è: Ibra è isolato, Robinho non ha la gamba giusta, mentre Boateng è alle prese con i malanni muscolari che l'affliggono dall'inizio dell'anno.
Alla fine lo 0 a 0 tiene a galla il Milan, al Camp Nou serve un pareggio con gol.
Non sarà facile perchè il Barcellona giocherà col tridente, per fortuna dei catalani Keita si accomoderà in panchina.
lunedì 26 marzo 2012
sabato 24 marzo 2012
ONORE AL CENISIA MA LA VITTORIA VA AL BARCANOVA
CENISIA-BARCANOVA 1-3
Torino 24 marzo 2012 - Non giudico chi pensa che i risultati non contano, per come vedo io il calcio o lo sport in generale, il risultato positivo è l'essenza di tutto l'impegno profuso durante gli allenamenti. Mi guardo bene da giudicare male un istruttore che allena un terzo gruppo 2003 perdendo tutte le partite viste le poche qualità dei ragazzini, lì ci sono molte giustificazioni, anzi, bisognerebbe ringraziare il tecnico per l'impegno intrapreso.
Il calcio è competizione, sana certo, ma pur sempre un sport dove il più forte ha la meglio sull'avversario di turno. E senza le vittorie non ci sarebbero differenze tra forti e meno forti, bravi e meno bravi. Mi sembra un'opportuna premessa per manifestare a chi legge questo blog che io gioco sempre per vincere.
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