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LA MIA VITA LA DEDICO A MIO FRATELLO GIOVANNI SEMPRE NEL MIO CUORE

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Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL
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giovedì 24 gennaio 2013

ESORDIENTI F/B: COSTRUZIONE DEL GIOCO

Vi illustro brevemente 5 costruzioni di gioco che hanno in comune una sola cosa, vale a dire una manovra che tiene conto della collaborazione tra i reparti di gioco.
Determinante a mio avviso, lavorare nella scuola calcio e settore giovanile con l'obbligo di costruire il gioco partendo dalla nostra metà campo.
Non importa che i nostri ragazzi sono pressati dall'avversario, in questi casi i nostri giovani proveranno a sviluppare nuove soluzioni, non per ultimo il dribbling, un elemento di tattica indivuduale che deve essere stimolato per permettere  al ragazzo di migliorare la creatività, la fantasia, la personalità, la sicurezza, l'antologia, la destrezza e la fiducia in se stesso. 

lunedì 3 dicembre 2012

LA STRATEGIA VINCENTE


PRE-CAMPIONATO  “Il mio traguardo nel pre-campionato è riuscire a conoscere i miei giocatori e le loro potenzialità. Il mio  obiettivo è scoprire chi siamo e sviluppare una personalità di squadra”.

ORGANIZZARSI  “Troppe regole definiscono la leadership. Non fanno altro che rinchiuderti in una scatola… si fanno tante regole per non prendere decisioni”.
“La leadership deve essere plurale in ogni squadra, non singolare: «noi», «nostro»… non «io», «mio»…”

venerdì 9 dicembre 2011

IL CARATTERE ALLA BASE DI UN ALLENATORE

Facendo mente locale mi accorgo che i migliori risultati ottenuti da una squadra di calcio è direttamente proporzionale al carattere dell'allenatore. Non a caso un classico generale come Mourinho è l'allenatore più vincente al mondo.
Posso citarne molti altri, Zeman per esempio, che nonostante abbia vinto poco, sfoggia un calcio spettacolare a sua immagine e somiglianza.
Potrei parlare di Capello per finire a Hiddink passando per Van Gaal, tutti con un unico denominatore comune: il carattere forte.

Dopo questa premessa posso sintetizzare il mio pensiero su questo difficile argomento: nella mia esperienza calcistica, prima da calciatore poi da allenatore, posso dire che ogni squadra annovera calciatori poco professionali e indisciplinati che possono alterare il funzionamento di tutto il gruppo, e qui subentra l'allenatore che deve trasformarsi in psicologo cercando di sistemare la situazione senza causare troppi danni. Ma se in una società professionistica i peggiori calciatori vengono allontanati, così non succede nei dilettanti e nei settori giovanili, anche perchè la rosa è quasi sempre ristretta e bisogna fare di necessità virtù.

Spesso l'allenatore usa metodi restrittivi non graditi ai ragazzi, ma se la società odierna è liberalista, il calcio deve essere uno sport basato su regole ferree, altrimenti tutto il lavoro svolto a priori non trova riscontro sul terreno di gioco.
Dunque meglio avere calciatori meno bravi tecnicamente e volti al sacrificio, che forti ma poco propensi al lavoro, alla disciplina e alla regole che questo sport ci propina.