venerdì 17 febbraio 2017

IL 4 4 2

Siamo tutti "allenatori": analisi del 4-4-2
21.10.2009 12:59 di Rosario Ligato   articolo letto 272 volte

Buongiorno a tutti gentili lettori.  Questa mattina vorrei parlare di un argomento che oggi giorno è nella bocca di tutti, vale a dire il sistema di gioco adottato dalle squadre di calcio.
Anni fa si sentiva parlare di : “terzino”, “stopper”, “libero”, “ala”, “regista”, e così via.
Oggi invece, in qualsiasi ambiente dove si discute di calcio: stadio, web, bar, lavoro, ognuno di noi esterna i suoi pensieri calcistici partendo dallo schema tattico migliore per la propria squadra del cuore, 4 4 2, 4 3 3, 4 3 2 1, 3 4 3, considerando meno importanti altri fattori che compongono tutto l'insieme del gioco del calcio.

mercoledì 15 febbraio 2017

SEQUENZA TIRO DI MARIA

Il gol di Di Maria contro il Barcellona non è casuale, in un allenamento il fuoriclasse del Psg calcia 5 punizioni con l'ausilio delle sagome. Farà 5 gol ma è da notare come il calciatore arrivi sulla palla con una corsa in diagonale rispetto alla porta, piede d'appoggio vicino alla palla indirizzato verso la porta, caricamento della gamba calciante, lascia andare la gamba dopo l'impatto con l'interno collo, postura del corpo in diagonale rispetto alla porta, baricentro che si abbassa nel momento dell'impatto sulla palla, busto che rimane dritto con la parte bassa della schiena che s'inarca all'indietro mantenendo un'asse testa. ginocchio d'appoggio quasi in linea verticale.


mercoledì 8 febbraio 2017

SERVIZI PROFESSIONALI

Ciao a tutti, mi chiamo Rosario Ligato, sono un Allenatore di Calcio con patentino Uefa B e Istruttore di Giovani Calciatori.
Nell'evoluzione del calcio moderno ogni Società Sportiva ha bisogno di una figura professionale che aggiorni lo Staff tecnico sulle nuove metodologie di allenamento da proporre ai tesserati al fine di migliorare le loro qualità tecniche coordinative e tattico cognitive.
Sono fortemente contrario alle lezioni individuali e le mie proposte didattiche mirano si al miglioramento del singolo calciatore, ma lo pone in un contesto di squadra che è la base per poter far crescere un gruppo nel suo insieme.
Sono convinto che è il gruppo a esaltare il singolo calciatore e non viceversa.