martedì 19 luglio 2016

ABEMUS VERITAS

Non voglio insegnare niente a nessuno per carità, ma vorrei esprimere il mio parere su un concetto fondamentale del gioco del calcio, vale a dire la tecnica di base.
Da anni ci sono delle tabelle che girano, fatte dai migliori scienziati di questo Sport, tabelle apprezzate e condivise anche dal Settore Tecnico di Coverciano che nelle sedi opportune come corsi Uefa B, Uefa C, istruttori di Scuola Calcio vengono illustrate.
La tecnica calcistica o tecnica di base ha le sue età sensibili, difficilmente un giocatore di 16 anni potrà imparare a fare un dribbling se nella sua sfera cognitiva non c'è questo gesto tecnico, e cosi come tanti altri gesti che vanno appresi non oltre i 12 anni. Certo, andremo a rafforzarli anche nel Settore Giovanile, ma la tecnica pura, quella che ti fa fare la differenza su un campo di calcio va insegnata nella Scuola Calcio dai 6 ai 12 anni, senza dimenticare che con una parte di talento si nasce.
In questo periodo, con la mancanza di talenti nel calcio italiano, con una nazionale povera di campioni, con una Serie A piena di stranieri, si cerca di trovare il colpevole.
Beh, sicuramente di errori ne sono stati fatti tanti, e ognuno dice la sua. Pochi però non accettano che il nostro calcio è cambiato perchè la Società è cambiata: non ci si appassiona al calcio come anni fa, chi gioca non si allena a sufficienza, manca la cultura del lavoro e del sacrificio, manca il cuore.
Poi in Italia mancano le strutture, mancano gli spazi, mancano le riforme sui campionati che sono non allenanti a tutti i livelli.
E per ultimo, ma non per questo meno importante, manca la fame, la voglia di vincere, dove partecipare sembra ormai l'unico scopo, o meglio, una semplice scusa detta per attrarre una clientela spesso mediocre che aldilà di tutto, porta soldi.



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