In virtù delle nuove esigenze del calcio moderno, mi sembra opportuno fare delle considerazioni che coinvolgono aspetti di tecnica individuale o tecnica applicata.
Risolvere l'1 contro 1 nel calcio è di fondamentale importanza, non esiste tattica che possa essere sorrette se prima non vengono risolte alcuni concetti base come l'1 contro 1.
“il calcio in fin fine è sempre un 1 vs 1”.
Spesso un gol si evita o si realizza solamente perché nel duello finale uno
prevale sull’altro in funzione di un errore commesso o di una grande
giocata fatta dall’attaccante.
Ma oltre a questa considerazione è mia intenzione mettere in evidenza
l’uno contro uno inteso come l’abilità tecnica del possessore di palla di
superare in dribbling il difensore che si contrappone e che mette in atto le
migliori strategie per evitare di essere saltato .
Cosa deve fare il giocatore che intende realizzare un dribbling ?
Prima di tutto puntare l’avversario e quindi avvicinarsi ad una distanza
tale che gli consenta di superarlo, mantenendo chiaramente il possesso
della palla.
Il dribbling è quasi sempre preceduto da movimenti di inganno, le finte,
che hanno lo scopo di sbilanciare l’avversario e prenderlo in controtempo.
Il difensore, attraverso la posizione con la quale intende opporsi al
dribbling ( divaricata sagittale ) offre sempre un lato debole e il
possessore di palla dovrebbe tenerlo in considerazione nel momento in cui
esegue il dribbling.
E il difensore come si può opporre e quali strategie può mettere in pratica?
Intanto sembrerebbe scontato dire che il suo primo obiettivo è quello di
non farsi saltare e nello stesso tempo non dare eccessivo Tempo e Spazio
al possessore.
Quindi deve “accompagnare” il possessore e fintare interventi sulla palla
per generare apprensione e variare così i T-S all’attaccante; infatti nel
calcio le analisi tecnico tattiche devono essere fatte sempre tenendo in
conto i parametri Tempo e Spazio di gioco.
Se l’attaccante in possesso palla non punta il difensore e perde tempi di
gioco quest’ultimo avrà modo di indirizzare l’avversario dove ritiene
necessario e più funzionale per lui e per il contesto del gioco.
Inoltre il difensore deve avere la capacità di sapersi fermare alla giusta
distanza ( decelerazione ed arresto ) da chi intende eseguire il dribbling,
soprattutto quando proviene da una fase di corsa in accelerazione.
E’ necessario pertanto proporre esercitazioni nelle quali il difensore si
alleni a fronteggiare l’avversario con tempi di partenza differenti rispetto a
quelli dell’attaccante in modo tale di favorire la percezione di corse
diverse (fasi di accelerazione/ decelerazione/ arresto che variano).
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