mercoledì 30 aprile 2014

LA DISFATTA DEL BAYERN

Non posso accettare risultati che vanno oltre un doppio vantaggio in una semifinale di Champions League dove tutte le concorrenti dovrebbero giocarsi la qualificazione fino all'ultimo secondo. E invece ieri a Monaco, il Real Madrid ha archiviato la qualificazione dopo soli 20 minuti.
Le cause: una linea difensiva troppo alta tenendo conto della velocità degli attaccanti del Real, una palla sempre scoperta a metà campo dove i 3 mediani non sono stati mai capaci di ricucire il gioco. E poi ancora, troppa fragilità sulle palla inattive, segno che il giocattolo non funziona a dovere, e se nella Bundesliga un errore può essere recuperato, in Champions una sola svista può essere fatale. Guardiola dovrà cambiare filosofia di gioco, perchè una squadra ultra offensiva deve avere ottimi palleggiatori in mezzo al campo, e siccome gli interpreti non sono Xavi, Iniesta e Messi, sarà meglio modificare qualcosa.

martedì 29 aprile 2014

REPORT TATTICO TORNEO STEFANO GUSELLA

Ad una settimana di distanza dal termine del Torneo Internazionale categoria Giovanissimi, vinto ai rigori dalla Roma sul Torino ho potuto constatare che la maggior parte delle squadre utilizza il 4 3 3 come Sistema di gioco.
Ritengo sia un Sistema di gioco molto valido e spettacolare per chi vuole proporre calcio, ma ogni 4 3 3 è diverso per come viene interpretato sia chiaro.
Non esistono sistemi di gioco uguali seppur simili, cambiano i flussi di gioco, cambia la manovra, cambiano i movimenti degli interpreti, e fin qui tutto chiaro. Ho visto le prime 4 squadre giocare un bel calcio: Roma, Torino, Espanhol e Napoli, sono dell'idea però che a parte la squadra spagnola di cui mi complimento con il mister Fernandez, le 3 squadre italiane non hanno varianti al Sistema di gioco di cui sopra, un limite per il nostro calcio, ritengo che bisogna avere delle varianti chiare al Sistema di gioco prioritario ma bisogna soprattutto saper cambiare in corsa,  cosa che sa fare a pieno l'Allenatore dell'Espanhol: mi viene in mente un Genoa Lazio finito 2 a 0 del 27 marzo dove Gaperini ha cambiato modulo 4 volte, si è passati da un iniziale 4-3-3 ad un più offensivo 4-2-3-1, per poi cambiare nel 4-4-2 ed infine al 3-5-2. Insomma, Gasperini, da sempre fedele al suo 3-4-3, ha dimostrato di essere in grado di trasformare, anche a costo di rinunciare al suo schema prediletto, la squadra a seconda delle esigenze. Una flessibilità che in pochi hanno dimostrato di avere in questo torneo.

mercoledì 16 aprile 2014

lunedì 14 aprile 2014

SVILUPPO UNO DUE

METTERE IL TERZO GIOCATORE AL VERTICE