martedì 29 gennaio 2013

IL CALCIO CHE NON CI PIACE

Nella vita c'è chi crea e chi distrugge. Gli allenatori che operano nel settore giovanile, scuola calcio, ce la mettono tutta per formare un bambino, soprattutto sotto l'aspetto educativo prima che in quello tecnico.
Anni di lavoro per trasmettere ai ragazzi quei valori che questo sport dovrebbe insegnare, anni di lavoro per costruire dei ragazzi sotto l'aspetto umano e sociale, etico e comportamentale.
Il calcio è una palestra di vita dove il rispetto delle regole viene al primo posto, gli aspetti relazionali e cognitivi allo stesso modo sono altrettanto importanti.
Tutto molto bello se la domenica chi dovrebbe dare l'esempio si comportasse in maniera esemplare, mi riferisco agli addetti ai lavori che disputano le partite trasmesse dalle televisioni.
Spesso non accade questo, stavolta è toccato ad Antonio Conte tecnico della Juventus che domenica sera nel post di Juve-Genoa, con le sue offese contro l'arbitro, ha fatto vergognare l'Italia intera.
Purtroppo la Figc fa tanto per formare i ragazzi formando prima gli allenatori con corsi talvolta impegnativi, ma a questo punto direi a Conte: dove l'hai preso il patentino da allenatore Uefa Pro, nel pacchetto di patatine?

2 commenti:

  1. Ciao mister, sono calabrese savino dirigente lucento 2000 sono juventino ma hai perfettamente ragione poca umiltà

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  2. Ciao Savino, il comportamento di un professionista come Conte deve essere da esempio per i più piccoli, un esempio positivo, non negativo come lo è stato nel post di Juve-Genoa.
    Sono del parere che le partite si vincono sul campo, attaccarsi per un presunto fallo di mano a tempo scaduto non è stile Juventus.

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