Oggi si chiude un anno che per ognuno di noi ha avuto aspetti diversi: un anno che per qualcuno è stato fortunato, per altri un po' meno.
Ripartiamo da capo augurandoci che il 2013 ci porti soprattutto salute, serenità, pace, felicità, sperando che tutti i nostri traguardi possano essere raggiunti.
Il mio non vuole essere un augurio di circostanza, ma un vero messaggio di amicizia che spero arrivi nei vostri cuori e in quello delle vostre famiglie.
E' molto importante capire che la vita non avrebbe un senso senza delle priorità come quei valori che devono contraddistinguere l'essere umano: parlo di amicizia, fratellanza, rispetto, educazione, altruismo, fair play, lealtà, onestà, sincerità. Sono questi quei valori che dobbiamo cercare di insegnare ai nostri giovani, ai nostri figli, alle nuove generazioni. Soltanto così potremo avere un futuro migliore, costruito con sacrificio ma con la consapevolezza di aver percorso la strada giusta.
Concludo dicendo: dai un pesce ad un uomo e lo nutrirai per un giorno, insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.
Buon 2013 a tutti
Rosario Ligato
lunedì 31 dicembre 2012
sabato 29 dicembre 2012
DETERMINATE IL VOSTRO SUCCESSO
Quando la maggior parte delle persone pensa al successo, pensa alla stagione che dovrà affrontare e si pone un traguardo finale. Nel mio tipo di lavoro, molti allenatori scelgono come obiettivo quello di vincere il campionato. Ma io penso che sia un'idea di successo piuttosto superficiale, perchè solo una squadra può vincere.
Perciò se chiunque sceglie quella meta specifica, allora quasi tutti avranno un anno infruttuoso. Sono anche certo che al di fuori si pongono questo obiettivo perchè i fan, i media ci dicono che vincere il campionato è il solo modo per avere successo.
Bene, se siete sempre in lotta per raggiungere un successo che è prestabilito da qualcun'altro, allora penso che sarete sempre frustrati. Non ci saranno mai abbastanza campionati, non ci saranno mai abbastanza vittorie, e se sarete abbastanza fortunati ad ottenerle, non saranno altro che numeri.
Perciò se chiunque sceglie quella meta specifica, allora quasi tutti avranno un anno infruttuoso. Sono anche certo che al di fuori si pongono questo obiettivo perchè i fan, i media ci dicono che vincere il campionato è il solo modo per avere successo.
Bene, se siete sempre in lotta per raggiungere un successo che è prestabilito da qualcun'altro, allora penso che sarete sempre frustrati. Non ci saranno mai abbastanza campionati, non ci saranno mai abbastanza vittorie, e se sarete abbastanza fortunati ad ottenerle, non saranno altro che numeri.
VISITA IN CASA AMARANTO
In ferie per le vacanze natalizie sono andato indietro con gli anni andando a visitare il Centro Sportivo Sant'Agata dove 15 anni fa calcavo la stessa erba verde che vedete oggi nelle immagini. Il Sant'Agata è il cuore della Reggina Calcio, una struttura composta da oltre 6 campi all'avanguardia dove si allenano tutte le squadre, dalla Serie B ai Piccoli Amici. Nel Centro vi è la foresteria che ospita i tanti ragazzi che provengono da altre regioni d'Italia.
giovedì 27 dicembre 2012
mercoledì 26 dicembre 2012
martedì 25 dicembre 2012
L'ATTITUDINE VINCENTE
Ogni qualvolta costruisco una squadra, tento di inculcare l'idea della vittoria, che il nostro obbiettivo è vincere. Il che non significa necessariamente che siamo destinati a vincere il campionato. Significa cercare di migliorare costantemente per raggiungere il potenziale massimo.
Quando giochiamo una partita di calcio, la vinciamo o la perdiamo. Ed il mondo all'esterno ci giudica in base alla vittoria o alla sconfitta. Possiamo essere bravi o scarsi quel giorno. Fondamentalmente questo è il punto di vista della maggior parte della gente.
Ma non il mio. Quando vinciamo non può essere tutto ok, e quando perdiamo non può essere tutto storto. In effetti qualche volta una sconfitta può essere una vittoria.
Se una squadra gioca al meglio delle possibilità ed ottiene poco, ha realmente perso? Io non la penso così. Penso che qualsiasi squadra che dia il meglio di se, vince. Se continuiamo costantemente a tenere d'occhio la statistica delle vittorie e delle sconfitte per determinare se stiamo facendo bene, non stiamo osservando il giusto barometro.
Quando giochiamo una partita di calcio, la vinciamo o la perdiamo. Ed il mondo all'esterno ci giudica in base alla vittoria o alla sconfitta. Possiamo essere bravi o scarsi quel giorno. Fondamentalmente questo è il punto di vista della maggior parte della gente.
Ma non il mio. Quando vinciamo non può essere tutto ok, e quando perdiamo non può essere tutto storto. In effetti qualche volta una sconfitta può essere una vittoria.
Se una squadra gioca al meglio delle possibilità ed ottiene poco, ha realmente perso? Io non la penso così. Penso che qualsiasi squadra che dia il meglio di se, vince. Se continuiamo costantemente a tenere d'occhio la statistica delle vittorie e delle sconfitte per determinare se stiamo facendo bene, non stiamo osservando il giusto barometro.
domenica 23 dicembre 2012
BUON NATALE E BUON 2013
Cari amici e lettori è il tempo degli auguri. E' Natale, il calcio si ferma.
Si stacca la spina dopo 4 mesi di duro lavoro, l'attività riprenderà a breve, approfitto però di questo spazio per augurarvi un felice Natale sia a voi che alle vostre famiglie.
Spero possiate trascorrere queste giornate con i vostri cari all'insegna della serenità, dell'allegria, dell'amicizia e della fratellanza, valori che a volte si danno per scontati ma che via via si stanno smarrendo
Buon Natale e buon Anno a tutti i miei amici, a tutti i visitatori di questo blog e a tutte le persone che mi conoscono.
Rosario Ligato
Si stacca la spina dopo 4 mesi di duro lavoro, l'attività riprenderà a breve, approfitto però di questo spazio per augurarvi un felice Natale sia a voi che alle vostre famiglie.
Spero possiate trascorrere queste giornate con i vostri cari all'insegna della serenità, dell'allegria, dell'amicizia e della fratellanza, valori che a volte si danno per scontati ma che via via si stanno smarrendo
Buon Natale e buon Anno a tutti i miei amici, a tutti i visitatori di questo blog e a tutte le persone che mi conoscono.
Rosario Ligato
sabato 22 dicembre 2012
COSA FARE CON LA PALLA E COME MUOVERSI SENZA
Nel settore giovanile è fondamentale dare ai ragazzi dei concetti di gioco chiari: come difendere, come attaccare, come muoversi in zona centrale piuttosto che sulla zona esterna, come scalare, come marcare a seconda della vicinanza dalla porta, come e quando fare l'elastico difensivo, come e quando fare pressione o pressing, capire quando la palla è scoperta o coperta, aperta o chiusa.
Oggi propongo qualche esercitazione che accenna a cosa fare quando si ha palla tra i piedi con il difensore che ci attacca frontalmente, lateralmente e da dietro e di conseguenza i movimenti che i compagni dovranno fare senza palla al fine di dare al portatore delle possibili soluzioni.
Oggi propongo qualche esercitazione che accenna a cosa fare quando si ha palla tra i piedi con il difensore che ci attacca frontalmente, lateralmente e da dietro e di conseguenza i movimenti che i compagni dovranno fare senza palla al fine di dare al portatore delle possibili soluzioni.
mercoledì 19 dicembre 2012
lunedì 17 dicembre 2012
domenica 16 dicembre 2012
PRESSING ULTRAOFFENSIVO: I MOVIMENTI A SECONDA DEL MODULO
Il calcio moderno impone una costruzione del gioco dal basso. Il portiere quasi sempre scarica la palla sui terzini liberi, vediamo come la nostra squadra deve aggredire il portatore di palla a seconda
del modulo che adottiamo.
martedì 11 dicembre 2012
COME CONTRASTARE IL MODULO DELL'AVVERSARIO
L'allenatore deve preparare la prossima partita e con propri collaboratori guarda in video le ultime partite della squadra avversaria. Giusto approfondire questo aspetto, a volte però si fa confusione: ritengo che più del modulo bisogna guardare le caratteristiche dei giocatori avversari, non rientra in una mentalità vincente snaturare il proprio modulo per adeguarlo a quello degli altri.
Il concetto da proporre ai calciatori rientra nella mentalità propositiva e vincente che un allenatore deve avere, ciò non significa vincere a tutti i costi, ma cercare di inculcare una mentalità proiettata alla creazione del gioco e non alla distruzione.
Ritengo importante trasmettere ai giocatori la consapevolezza della propria forza, adeguarsi invece al modulo dell'avversario risulterebbe una mossa poco redditizia dal punta di vista psicologico, anche perchè riconosceremmo l'inferiorità rispetto all'avversario, una mentalità disfattista che non giova per niente alla nostra squadra che cercherà sempre di distruggere il gioco degli altri piuttosto che di costruirlo.
Il concetto da proporre ai calciatori rientra nella mentalità propositiva e vincente che un allenatore deve avere, ciò non significa vincere a tutti i costi, ma cercare di inculcare una mentalità proiettata alla creazione del gioco e non alla distruzione.
Ritengo importante trasmettere ai giocatori la consapevolezza della propria forza, adeguarsi invece al modulo dell'avversario risulterebbe una mossa poco redditizia dal punta di vista psicologico, anche perchè riconosceremmo l'inferiorità rispetto all'avversario, una mentalità disfattista che non giova per niente alla nostra squadra che cercherà sempre di distruggere il gioco degli altri piuttosto che di costruirlo.
domenica 9 dicembre 2012
martedì 4 dicembre 2012
lunedì 3 dicembre 2012
LA STRATEGIA VINCENTE
PRE-CAMPIONATO “Il mio traguardo nel pre-campionato è riuscire a conoscere i miei giocatori e le loro potenzialità. Il mio obiettivo è scoprire chi siamo e sviluppare una personalità di squadra”.
ORGANIZZARSI “Troppe regole definiscono la leadership. Non fanno altro che rinchiuderti in una scatola… si fanno tante regole per non prendere decisioni”.
“La leadership deve essere plurale in ogni squadra, non singolare: «noi», «nostro»… non «io», «mio»…”
domenica 2 dicembre 2012
L'INSERIMENTO DA DIETRO COME TATTICA PER ARRIVARE AL GOL
Come sappiamo bene, quando le difese sono schierate è difficile arrivare al gol, i nostri attaccanti sono abilmente marcati dai difensori avversari e l'unica soluzione che potrebbe far nascere un'azione pericolosa è l'aggiramento della difesa attraverso dei repentini campi di gioco al fine di trovare lo spazio libero per arrivare al cross.
Il cross in se stesso non è pericoloso se i difensori hanno una buona presa di posizione, ecco che dobbiamo differenziare 2 concetti fondamentali: 1) cross dal fondo con difesa schierata, 2) cross dal fondo con la difesa impreparata, quest'ultima soluzione si riscontra nei contropiedi o ripartenze e transizioni positive che in realtà sono la stessa cosa.
Il cross in se stesso non è pericoloso se i difensori hanno una buona presa di posizione, ecco che dobbiamo differenziare 2 concetti fondamentali: 1) cross dal fondo con difesa schierata, 2) cross dal fondo con la difesa impreparata, quest'ultima soluzione si riscontra nei contropiedi o ripartenze e transizioni positive che in realtà sono la stessa cosa.
mercoledì 28 novembre 2012
martedì 27 novembre 2012
IL 4-2-3-1 ALLA BASE DEL CALCIO MODERNO
Inizio col dire che non esistono 2 moduli uguali, non credo ai moduli speculari, sono le interpretazioni che cambiano, come i movimenti, il pressing, la costruzione del gioco, la difesa alta o bassa, questo per dire che non esistono due 4 4 2 uguali, ognuno è interpretato in maniera diversa a seconda del tecnico che guida la squadra.
In un calcio in continua evoluzione ritengo il 4 - 2 - 3 - 1 il miglior modulo per costruire e proporre gioco, questo perchè ci troviamo ad avere 2 costruttori di gioco, uno basso davanti alla difesa, 1 alto dietro la punta, altri sbocchi sono i 2 esterni difensivi e i 2 esterni alti.
Il 4 - 2 - 3 - 1 è il modulo più usato in Spagna e Germania, ci permette di avere una copertura del campo totale sia in ampiezza che in profondità, in fase di possesso i 4 giocatori offensivi danno moltissime soluzioni di gioco ai compagni, senza considerare l'inserimento di uno dei 2 centrocampisti centrali e di un esterno basso. E' un modulo che ci consente di concludere l'azione portando in area avversaria ben 6 giocatori. In caso di transizione negativa, (perdita del pallone in fase offensiva) l'equilibrio è garantito dal mediano che protegge la difesa che in questo caso ha il compito di rallentare l'azione avversaria e far rientrare i compagni che andranno subito alla ricerca della palla.
In un calcio in continua evoluzione ritengo il 4 - 2 - 3 - 1 il miglior modulo per costruire e proporre gioco, questo perchè ci troviamo ad avere 2 costruttori di gioco, uno basso davanti alla difesa, 1 alto dietro la punta, altri sbocchi sono i 2 esterni difensivi e i 2 esterni alti.
Il 4 - 2 - 3 - 1 è il modulo più usato in Spagna e Germania, ci permette di avere una copertura del campo totale sia in ampiezza che in profondità, in fase di possesso i 4 giocatori offensivi danno moltissime soluzioni di gioco ai compagni, senza considerare l'inserimento di uno dei 2 centrocampisti centrali e di un esterno basso. E' un modulo che ci consente di concludere l'azione portando in area avversaria ben 6 giocatori. In caso di transizione negativa, (perdita del pallone in fase offensiva) l'equilibrio è garantito dal mediano che protegge la difesa che in questo caso ha il compito di rallentare l'azione avversaria e far rientrare i compagni che andranno subito alla ricerca della palla.
giovedì 22 novembre 2012
CONCENTRAZIONE E ATTENZIONE ALLA BASE DEL CALCIO
Se guardiamo le statistiche di una partita di calcio ci accorgiamo che molti gol vengono spesso segnati negli ultimi minuti di gioco, e non per casualità. Il fattore che risulta determinante in questo senso è il connubio tra concentrazione e attenzione.
Facile dire ai nostri giocatori state più concentrati, gli effetti saranno sempre gli stessi e non si trarranno maggiori benefici. La verità è che la concentrazione e l'attenzione bisogna allenarla in allenamento.
Facile dire ai nostri giocatori state più concentrati, gli effetti saranno sempre gli stessi e non si trarranno maggiori benefici. La verità è che la concentrazione e l'attenzione bisogna allenarla in allenamento.
domenica 18 novembre 2012
venerdì 16 novembre 2012
L'INTENSITA' NEL GIOCO DEL CALCIO
Vi siete mai chiesti quali differenze ci siano tra un giocatore di Serie A, uno di Serie C e un dilettante?
Un giocatore di Serie A determina una giocata in tempi ridotti, quello di Serie C tempi meno ridotti, quello dilettante in tempi lunghi.
Questo ci fa capire come allenare l'intensità nel gioco del calcio risulta fondamentale nella preparazione atletica del calciatore.
Naturalmente il tutto deve essere abbinato ad un alto livello tecnico del calciatore, ma la differenza tra una categoria e l'altra si nota dal ritmo di gioco, in crescendo in ogni categoria a salire.
Un giocatore di Serie A determina una giocata in tempi ridotti, quello di Serie C tempi meno ridotti, quello dilettante in tempi lunghi.
Questo ci fa capire come allenare l'intensità nel gioco del calcio risulta fondamentale nella preparazione atletica del calciatore.
Naturalmente il tutto deve essere abbinato ad un alto livello tecnico del calciatore, ma la differenza tra una categoria e l'altra si nota dal ritmo di gioco, in crescendo in ogni categoria a salire.
mercoledì 14 novembre 2012
martedì 13 novembre 2012
lunedì 12 novembre 2012
domenica 11 novembre 2012
venerdì 9 novembre 2012
giovedì 8 novembre 2012
LA FAVOLA DEL BORUSSIA DORTMUND
La squadra tedesca ha messo alle corde il Real Madrid che è riuscito a pareggiare solo allo scadere grazie ad una punizione di Ozil.
I tedeschi hanno dimostrato di saper giocare un calcio spumeggiante, vediamo come:
martedì 6 novembre 2012
domenica 4 novembre 2012
LA DENSITA' COME CONCETTO FONDAMENTALE NEL GIOCO DEL CALCIO
A volte alleniamo le nostre squadre pensando che tutto sia sotto controllo, in realtà molti concetti ci sfuggono perchè presi dalla partita, o ancora peggio perchè non li conosciamo.
Oggi vorrei analizzare insieme a voi il concetto della Densità, che in poche parole significa avere un maggior numero di giocatori in zona palla.
Se facciamo mente locale ci rendiamo conto che difficilmente in partita un'azione viene sviluppata da più di 4 giocatori, ragion per cui in allenamento dobbiamo andare a sviluppare tutte quelle azioni che coinvolgono un ridotto numero di giocatori a livello situazionale.
Ritengo che il classico 11 contro 0 sia poco redditizio perchè i giocatori non imiteranno mai in partita gli stessi movimenti come in allenamento, ragion per cui dobbiamo lavorare molto su situazioni offensive a 4 giocatori e movimenti di psicocinetica nei quadrati.
Oggi vorrei analizzare insieme a voi il concetto della Densità, che in poche parole significa avere un maggior numero di giocatori in zona palla.
Se facciamo mente locale ci rendiamo conto che difficilmente in partita un'azione viene sviluppata da più di 4 giocatori, ragion per cui in allenamento dobbiamo andare a sviluppare tutte quelle azioni che coinvolgono un ridotto numero di giocatori a livello situazionale.
Ritengo che il classico 11 contro 0 sia poco redditizio perchè i giocatori non imiteranno mai in partita gli stessi movimenti come in allenamento, ragion per cui dobbiamo lavorare molto su situazioni offensive a 4 giocatori e movimenti di psicocinetica nei quadrati.
venerdì 2 novembre 2012
giovedì 1 novembre 2012
mercoledì 31 ottobre 2012
FABIO CASERTA, UN CAMPIONE DENTRO E FUORI DAL CAMPO
Dalla Terza Categoria alla Serie A, passando per Eccellenza, Serie D, C2 e Serie B.
Un lungo cammino per il ragazzo di Melito Porto Salvo che ieri ha finalmente coronato il sogno di far gol alla squadra che non l'ha mai voluto, la Reggina. Eppure Fabio a Reggio sarebbe andato a giocare anche a piedi.
Vado con ordine, quando Caserta giocava a Barcellona Pozzo di Gotto è stato più volte offerto alla Reggina, ricordo ancora quante persone si sono mosse per far approdare Fabio nella squadra della sua città, eppure la società di Via delle Industrie non l'ha mai considerato trattandolo come un giocatore di quarta serie che mai avrebbe cavalcato i campi dei calcio che conta.
Il Presidente Pulvirenti lo portò a Catania dove Caserta mise in mostra tutto il suo valore. Fu un colpo al cuore per Lillo Foti che capì di aver commesso un grosso errore.
Intanto il ragazzo di Melito si guadagnava gli applausi della platea con giocate spettacolari, le sue esibizioni non passarono inosservate al Presidente Zamparini che lo portò a Palermo. Poi Lecce, Atalanta e Cesena sempre in Serie A. Dall'anno scorso Fabio Caserta indossa la maglia della Juve Stabia in Serie B.
Un lungo cammino per il ragazzo di Melito Porto Salvo che ieri ha finalmente coronato il sogno di far gol alla squadra che non l'ha mai voluto, la Reggina. Eppure Fabio a Reggio sarebbe andato a giocare anche a piedi.
Vado con ordine, quando Caserta giocava a Barcellona Pozzo di Gotto è stato più volte offerto alla Reggina, ricordo ancora quante persone si sono mosse per far approdare Fabio nella squadra della sua città, eppure la società di Via delle Industrie non l'ha mai considerato trattandolo come un giocatore di quarta serie che mai avrebbe cavalcato i campi dei calcio che conta.
Il Presidente Pulvirenti lo portò a Catania dove Caserta mise in mostra tutto il suo valore. Fu un colpo al cuore per Lillo Foti che capì di aver commesso un grosso errore.
Intanto il ragazzo di Melito si guadagnava gli applausi della platea con giocate spettacolari, le sue esibizioni non passarono inosservate al Presidente Zamparini che lo portò a Palermo. Poi Lecce, Atalanta e Cesena sempre in Serie A. Dall'anno scorso Fabio Caserta indossa la maglia della Juve Stabia in Serie B.
martedì 30 ottobre 2012
LA NUOVA TENDENZA DELLA DIFESA A 3
Dopo Napoli, Juventus e Inter stasera a Palermo anche il Milan ha schierato la difesa a 3, una moda che per molti rappresenta un nuovo modello vincente, in realtà il 3 - 5 - 2 non è altro che uno schema prettamente difensivo adottato da sempre dalle squadre più deboli per compensare l'enorme gap tecnico contro le squadre di un certo livello.
Purtroppo in Italia il livello si è abbassato di molto, la qualità è carente, le big non esistono più, e dunque parlare di un modello vincente sarebbe un paradosso.
E' vero che la Juventus non perde da 48 giornate, ma è anche vero che il campionato italiano ha avuto una costante perdita di quei valori tecnici che in passato potevamo ammirare, non esistono più infatti le corazzate, i campioni sono andati a giocare all'estero, vedasi Del Piero, Eto'o, Ibrahimovic, Maicon, T. Silva, Seedorf, Lavezzi, Kaka, Balotelli.
lunedì 29 ottobre 2012
PASSAGGIO, RICEZIONE, CONTROLLO......
E' inutile passare ore e ore a insegnare i movimenti, le diagonali difensive, l' elastico difensivo, i tagli, le sponde, le linee di gioco, ecc., se i giocatori non hanno la padronanza della
tecnica dei fondamentali per :
1 fare un passaggio corto o lungo che sia...con precisione,
2 ricevere un passaggio e quindi controllare il pallone,
3 smarcarsi con i tempi e soprattutto negli spazi giusti.
Devi far capire ai giocatori, qualunque ruolo occupano in campo, che per migliorare il passaggio, il controllo e lo smarcamento, l'attenzione e la concentrazione dei giocatori che ci devono
mettere verso questi 3 gesti, risulta fondamentale già a partire dall'allenamento settimanale.
Solo dopo aver fatto comprendere per bene questi concetti ai tuoi giocatori potrai iniziare ad approfondire la costruzione di gioco e il resto.
Bene, nella speranza che io sia stato chiaro e comprensibile, vi auguro una buona giornata.
domenica 28 ottobre 2012
PASSAGGIO ALL'INDIETRO, UN SEGNALE PER LE PUNTE
Il passaggio all'indietro durante il possesso palla in una partita di calcio, si usa principalmente quando si è chiusi in una certa zona di campo: di solito nelle zone laterali oppure quando si vuole
evitare la trappola del fuorigioco.
Il passaggio all'indietro, che viene effettuato dal giocatore in possesso della palla al giocatore che sta a sostegno, è un SEGNALE (tempo di gioco) per gli altri compagni che in questo modo sapranno che la palla sarà calciata di prima e non di seconda, cioè stop e passaggio.
sabato 27 ottobre 2012
venerdì 26 ottobre 2012
LA COSTRUZIONE DEL GIOCO DEL DIFENSORE
Secondo te il difensore deve saper anche costruire?
Questa è una delle domande che si fanno la maggior parte degli allenatori che allenano nei dilettanti.
Prima di tutto occorre fare una distinzione tra i difensori esterni e quelli centrali. Naturalmente i due ruoli impongono caratteristiche tecnico-tattiche diverse tra di loro.
Per esempio chi agisce sulle corsie esterne oltre ad avere caratteristiche diverse ha anche compiti difensivi e offensivi diversi.
Certo se tu allenassi nei professionisti la mia risposta alla domanda iniziale sarebbe SI, i difensori devono anche saper impostare un'azione di costruzione.
Ma mi rendo conto che nei dilettanti, soprattutto dalla promozione in giù è difficile trovare giocatori tecnicamente bravi da chiedere loro di impostare l'azione a partire dalla rimessa del portiere.
giovedì 25 ottobre 2012
COSA DEVO FARE SE.......
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SUL CROSS O SU CALCIO D'ANGOLO: COSA DEVE FARE
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Se l'attaccante parte da fuori area è bene che il difensore stia staccato da lui circa 1,5 metri.
Questo trucco lo si applica perchè in questa maniera si riesce a seguirlo con il tempo e la velocità giusta e quindi si riesce a marcarlo in modo corretto quando questi decide di entrare in area.
martedì 23 ottobre 2012
SVILUPPO DEL GIOCO
Ciao, come sai, la costruzione dell'azione ha inizio quando la palla viene conquistata:
nella nostra zona difensiva, oppure, nella zona di centrocampo o nella zona assist.
Lo sviluppo di una azione offensiva varia notevolmente a seconda delle zone del campo o dei settori in cui essa viene sviluppata.
C'è differenza, ad esempio, tra fare uno scorrimento di palla nella zona d'attacco per linee orizzontali o farlo nei pressi dell'area di difesa; siamo tutti concordi nel dire che farlo nel reparto
difensivo si correranno dei rischi di cui, alla fine, potremmo subire delle conseguenze negative.