Se guardiamo le statistiche di una partita di calcio ci accorgiamo che molti gol vengono spesso segnati negli ultimi minuti di gioco, e non per casualità. Il fattore che risulta determinante in questo senso è il connubio tra concentrazione e attenzione.
Facile dire ai nostri giocatori state più concentrati, gli effetti saranno sempre gli stessi e non si trarranno maggiori benefici. La verità è che la concentrazione e l'attenzione bisogna allenarla in allenamento.
Come: Per esempio, la corsa fine a se stessa presuppone un dispendio energetico naturale; la sua complessità, però, è nulla, per cui il dispendio emozionale tende a zero, al contrario delle situazioni complesse, dove ai giocatori è richiesto l’impegno tecnico, tattico, psicologico e di pensare le situazioni. E’ questo che rappresenta la complessità dell’esercizio e che porta ad avere una maggiore concentrazione.
La concentrazione si allena anche con esercizi specifici di psicocinetica: In questo contesto, dal punto di vista pratico, la psicocinetica punta a rafforzare le capacità specifiche del calciatore attraverso il controllo e la sincronia dei movimenti individuali, di reparto, di squadra; migliorando la presa di possesso dello spazio, l'acquisizione dei giusti tempi di gioco, il controllo del proprio corpo e delle sue parti in situazione statica e dinamica ed infine lo sviluppo delle capacità di attenzione memorizzazione per il controllo dei ritmi pulsionali interni ed esterni.
Altri fattori importanti da allenare sono gli aspetti condizionali: risulta molto importante avere una buona capacità aerobica e anaerobica, la prima è un meccanismo che produce energia in presenza di ossigeno, la seconda è un meccanismo che produce energia in assenza di ossigeno.
E' molto importante disputare una partita di calcio senza avere dei cali fisici alla fine del match, la lucidità mentale che ci consente di essere attenti e concentrati è strettamente legata ai fattori condizionali.
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