martedì 31 luglio 2012

INZAGHI ALLENERA' GLI ALLIEVI NAZIONALI DEL MILAN

Filippo Inzaghi appende le scarpe al chiodo e comincia la sua avventura da allenatore, non lo fa in una società di provincia con una squadra di Piccoli Amici, ma viene collocato da Galliani negli Allievi Nazionali del Milan.
Non metto in discussione le sue doti da calciatore, ma da allenatore avrebbe dovuto fare dei passaggi obbligati partendo dai piccoli. Bene, in queste situazioni e da allenatore di calcio provo un forte risentimento.
Ma non è il primo caso di calciatori famosi che appendono le scarpe al chiodo e cominciano ad allenare in squadre di una certa importanza scavalcando tutto l'iter che un allenatore dovrebbe fare.
Ormai nel settore giovanile delle società professionistiche si vedono solo ex calciatori di un certo livello, come se il mondo del calcio che conta fosse a numero chiuso, poi ci siamo NOI, allenatori con ambizioni, stimoli, passioni, voglia di emergere, bravi e preparati, ma costretti a rimanere nell'anonimato perchè le panchine che contano sono già tutte assegnate. E' questo il calcio che non digerisco, dove chi fa parte del giro giusto va avanti, chi è un comune mortale rimane nei campi di periferia ed è costretto a dire che allena per hobby. Hobby un corno, io vorrei arrivare in Serie A, e insieme a me tanti altri.

Rosario Ligato

venerdì 27 luglio 2012

ALLA RICERCA DEL TALENTO PERDUTO

La società occidentale sta cambiando continuamente e repentinamente. La giornata “tipo” del bambino di oggi è diversa da quella del suo coetaneo di venti, quindici, dieci anni fa. Le caratteristiche principali di questo cambiamento riguardano le situazioni che egli vive: gli spazi liberi utilizzabili per giocare sono sempre di meno ed il tempo a sua disposizione viene speso in prevalenza per attività nelle quali il movimento è una componente marginale. Questa purtroppo è una costante della maggior parte degli ambienti da lui vissuti, sia nelle ore trascorse a scuola che in quelle appartenenti al cosiddetto tempo libero.
L’ambiente urbano è ormai imbottito di traffico e malvivenza, tanto che i genitori non si fidano a lasciar giocare i bambini per strada.
Lo sviluppo delle tecnologie d’appartamento, come il personal computer e la play station, inoltre, sembrano invitarli a vivere quasi solo tra le mura domestiche. Internet e i telefoni cellulari stanno modificando fortemente il modo con il quale si relazionano tra di loro.

martedì 24 luglio 2012

mercoledì 18 luglio 2012

MIGLIORARE LA TECNICA CALCIANDO LA PALLA CONTRO IL MURO

Può sembrare un esercizio noioso e poco produttivo, in realtà è uno dei migliori esercizi per migliorare la tecnica di base dei calciatori. Basta avere a disposizione un pallone, un muro e qualche ora da dedicare al giorno.
Girando per le varie Scuole Calcio non vedo mai un istruttore proporre questo tipo di esercizio, qualcuno è giustificato perchè non tutte le strutture sono dotate di un muro per far rimbalzare il pallone, altri considerano questo esercizio poco allenante.
Persino i ragazzi pensano che questo esercizio di tecnica sia solo una perdita di tempo. Ricordo con molta nostalgia il mio passato da calciatore nel settore giovanile della Reggina, dove ogni seduta di allenamento iniziava con esercizi a muro con entrambi i piedi e palleggio a piedi scalzi. Mezzora intensa ma molto allenante sotto il profilo tecnico. Non credo ci sia un esercizio più redditizio del passaggio contro muro per allenare le capacità tecniche, di rapidità di reazione; rapidità di esecuzione; rapidità di coordinazione; rapidità di mobilita articolare.



domenica 15 luglio 2012

SMARCAMENTO: PRINCIPI E CONCETTI


Il gioco del calcio, al pari di altre discipline sportive collettive, ha la particolarità di mantenere la contemporanea presenza sul campo da gioco di due squadre di giocatori e, quindi, le azioni di gioco sono determinate dalla cooperazione diretta dei compagni di una squadra in possesso palla in rapporto al comportamento degli avversari.
In effetti, l’azione di ciascun giocatore, in ogni momento della gara, dovrà prendere in considerazione: la posizione del pallone e di chi ne ha il possesso, la posizione dei compagni, la posizione degli avversari; solo quando tutto questo complesso di elementi viene percepito sarà possibile elaborare una soluzione efficace della situazione di gioco.

lunedì 2 luglio 2012

L'ITALIA CHE AVREI VOLUTO


Oggi è il giorno della quiete, la quiete dopo la tempesta, una tempesta scatenata dalle furie rosse che si confermano Campioni di tutto.
Troppo facile parlare di una Spagna troppo forte, troppo semplice giustificare una sconfitta di queste dimensioni parlando di un calo fisico, oppure elogiare in maniera sproporzionata la prestazione degli azzurri in questo europeo.
In una competizione sportiva conta arrivare primi, chi arriva secondo, purtroppo, è come se fosse arrivato ultimo.