L'anno si è concluso, per molti bene, per molti male, c'è chi vuole gettarlo nel dimenticatoio, chi invece vorrebbe conservarlo nel cuore per aver conosciuto un grande amore o aver trovato un lavoro, raggiunto obiettivi fantastici o aver sbancato la dea bendata.
Oggettivamente è stato un anno disastroso dal punto di vista economico, il governo Berlusconi ha negato l'esistenza di una crisi generata nel tempo, portando il paese in una situazione drammatica e catastrofica.
L'Italia è letteralmente fallita, forse sarebbe meglio dividerla come vorrebbe Bossi, il Nord si terrebbe le fabbriche, la nebbia, i delinquenti italiani e stranieri e il senso civico, il Sud si terrebbe la disoccupazione, il sole, l'aria pulita e la mentalità mafiosa.
Oggi però, non è il momento di fare vittimismo o disfattismo, bisogna accogliere il nuovo anno con l'augurio che possa essere migliore di quello che ci ha appena lasciato. Ognuno spera di ottenere il meglio che questa vita può regalare, salute, soldi, sesso e successo direbbe qualcuno, in realtà se potessimo chiedere al cielo qualcosa di reale e concreto chiederemmo salute, pace, amore e tranquillità.
Purtroppo però, la vita non è una partita di carte, e tutto quello che ci attende fa parte dell'ignoto. Qualcuno pensa che il nostro destino sia già scritto da qualche parte, in realtà il nostro destino ce lo costruiamo ogni giorno, è dentro di noi e sta a noi dettare le linee guida della nostra vita, saranno i dettagli a variare, ma la cornice che ci circonda non cambierà di una virgola.
Per me è stato un 2011 terribilmente difficile, dopo tanti sacrifici ho ottenuto il lavoro che volevo e la squadra che volevo, di contro ho perso persone a me vicine e il vuoto che mi hanno lasciato non si colmerà nel giro poco tempo.
Cosa mi aspetto dal nuovo anno, una richiesta semplice da dire ma difficile da ottenere, vorrei equità a tutti i livelli, vorrei che nessuno morisse di fame e di sete, mi piacerebbe che ogni persona al mondo venisse trattata come un degno essere umano, vorrei che trionfasse la libertà, che cadessero tutte le dittature, e infine vorrei che delinquenti e criminali venissero rinchiusi in mezzo ad un branco di leoni affamati. Vorrei che prevalesse la giustizia, il senso civico, l'educazione e il rispetto. Vorrei che le nuove generazione tornassero con i piedi per terra e ricordassero il passato e i sacrifici dei loro genitori.
Vorrei mandare a tutti, i miei più sinceri auguri per un nuovo anno pieno di gioia e felicità, alle famiglie dei ragazzi della mia squadra ai miei Amici di lavoro: Francesco Schiavone, Natale Cortese, Federico Cassetta e Giovanni Mameli.
Auguri a tutti quelli che mi conoscono, tanti auguri ai compagni di viaggio di questo blog, tanti auguri a Beppe Cirillo, tanti auguri a Bruno Ciconte, auguroni ad ognuno di voi che giornalmente mi legge, del resto, i miei amici siete voi.
Un affettuoso abbraccio caloroso e sincero dal vostro amico Rosario Ligato.
Buon 2012
PREMESSA
LA MIA VITA LA DEDICO A MIO FRATELLO GIOVANNI SEMPRE NEL MIO CUORE
CITAZIONE
Non sono gli Esercizi che fanno migliorare un giocatore, sono i Giocatori che fanno migliorare un Esercizio. RL
sabato 31 dicembre 2011
giovedì 29 dicembre 2011
IL 5 - 5 - 5 DI ORONZO CANA' SARA' IL MODULO DEL FUTURO
..........almeno per me
No, non giocheremo in 16, non mi prendete per matto, l'idea è quella di avere sempre 5 giocatori per ogni catena di gioco dove stanzia la palla.
La base di partenza è il 4-3-3.
mercoledì 28 dicembre 2011
DIFFERENZE TRA ORGANIZZAZIONE DI GIOCO E BEL GIOCO
Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) 28 dicembre 2011 - Cari amici buonasera, sono le ore 20:30 di un freddo mercoledì di fine mese.
Vi scrivo dalla mia Calabria, tanto bella quanto infelice, colpa di tutti: stato, regione, provincia, comuni, cittadini, i quali hanno resto invivibile una terra piena di risorse, piena di umanità e calore.
In questo periodo il calcio è sospeso per le festività natalizie ed io mi sento come un leone in gabbia, annoiato e sfaticato. Colgo l'occasione per leggere qualche libro come "la valigia dell'allenatore" o "la legge di attrazione", in sottofondo le notizie del telegiornale che non parlano altro di calcioscommesse, e mi dispiace che nell'ambiente che più mi piace, ci sia qualcosa di marcio.
Lo so, sto parlando di cose personali che non vi interessano molto, e allora per allietare la serata parlo di calcio, cercando, insieme a voi, di sfatare un tabù che va di moda in tutte le società di calcio: il bel gioco.
Innanzitutto io voglio vincere, se la mia squadra ha raggiunto l'obiettivo giocando bene mi fa solo piacere, se ha giocato male mi prendo i 3 punti e mi fa piacere lo stesso.
Vi scrivo dalla mia Calabria, tanto bella quanto infelice, colpa di tutti: stato, regione, provincia, comuni, cittadini, i quali hanno resto invivibile una terra piena di risorse, piena di umanità e calore.
In questo periodo il calcio è sospeso per le festività natalizie ed io mi sento come un leone in gabbia, annoiato e sfaticato. Colgo l'occasione per leggere qualche libro come "la valigia dell'allenatore" o "la legge di attrazione", in sottofondo le notizie del telegiornale che non parlano altro di calcioscommesse, e mi dispiace che nell'ambiente che più mi piace, ci sia qualcosa di marcio.
Lo so, sto parlando di cose personali che non vi interessano molto, e allora per allietare la serata parlo di calcio, cercando, insieme a voi, di sfatare un tabù che va di moda in tutte le società di calcio: il bel gioco.
Innanzitutto io voglio vincere, se la mia squadra ha raggiunto l'obiettivo giocando bene mi fa solo piacere, se ha giocato male mi prendo i 3 punti e mi fa piacere lo stesso.
lunedì 26 dicembre 2011
IL CROSS DAL FONDO COME TATTICA PER FARE GOL
Torino 26 Dicembre 2011 - E' statisticamente provato che in maggioranza i gol nascondo dal cross dal fondo, ragion per cui dobbiamo usare questo dato per improntare alla nostra squadra questa soluzione.
Il cross dal fondo taglia tutti i difensori, chi ha giocato a calcio si ricorderà che ogni cross dalla linea di fondo era un pericolo, sia perchè si doveva guardare la palla, sia perchè andava marcato l'attaccante, cosa facile dietro una tastiera ma molto più difficile sul rettangolo di gioco.
Con qualsiasi modulo possiamo attaccare le fasce laterali, sia con sovrapposizioni, sia con tagli che liberano l'ala o la punta in quella posizione.
Ci sono squadre che ricevono il cross dei compagni con pochi uomini, non c'è cosa di più sbagliato, bisogna attaccare l'area di rigore con almeno 5 uomini, uno sul primo palo, uno in mezzo, un altro sul secondo palo, un'altro sul vertice dell'area piccola opposta al cross e un'altro all'altezza del dischetto del rigore.
Se vi dovessi dire quale squadra guardare per darvi un orientamento direi Napoli, Pescara e Juventus. Con i lanci lunghi dalla nostra area difficilmente facciamo gol, specie dove il livello è alto, è vero che anche lì ci sono diverse soluzioni come la conquista della seconda palla, ma le statistiche non ci confortano.
Andiamo al cross che è meglio. R.L.
Il cross dal fondo taglia tutti i difensori, chi ha giocato a calcio si ricorderà che ogni cross dalla linea di fondo era un pericolo, sia perchè si doveva guardare la palla, sia perchè andava marcato l'attaccante, cosa facile dietro una tastiera ma molto più difficile sul rettangolo di gioco.
Con qualsiasi modulo possiamo attaccare le fasce laterali, sia con sovrapposizioni, sia con tagli che liberano l'ala o la punta in quella posizione.
Ci sono squadre che ricevono il cross dei compagni con pochi uomini, non c'è cosa di più sbagliato, bisogna attaccare l'area di rigore con almeno 5 uomini, uno sul primo palo, uno in mezzo, un altro sul secondo palo, un'altro sul vertice dell'area piccola opposta al cross e un'altro all'altezza del dischetto del rigore.
Se vi dovessi dire quale squadra guardare per darvi un orientamento direi Napoli, Pescara e Juventus. Con i lanci lunghi dalla nostra area difficilmente facciamo gol, specie dove il livello è alto, è vero che anche lì ci sono diverse soluzioni come la conquista della seconda palla, ma le statistiche non ci confortano.
Andiamo al cross che è meglio. R.L.
domenica 25 dicembre 2011
BUON NATALE A TUTTI I LETTORI
Grazie a tutti per la fiducia che mi date sfogliando giornalmente il mio blog, la soddisfazione è notevole. Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie un felice Natale e un futuro ricco di salute e tranquillità. R.L.
sabato 24 dicembre 2011
BUON NATALE BARCANOVASALUS
Torino 24 Dicembre 2011 - Ieri sera in via Occimiano c'è stata l'ultima cena...... di fine anno s'intende. Abbiamo approfittato dell'occasione per scambiarci i classici auguri di Natale. Presenti dirigenti e giocatori, quest'ultimi hanno mangiato e scherzato come dei matti, segno di allegria e divertimento.
L'obiettivo è anche questo, formare un gruppo di ragazzi che fanno calcio principalmente per divertirsi, tenendo presente che è la scuola il loro vero obiettivo, il futuro sarà pieno di insidie e solo lo studio potrà dare loro le chiavi di un lavoro migliore.
venerdì 23 dicembre 2011
IL FUORIGIOCO, DAL MAESTRO ARRIGO SACCHI AD OGGI
Torino 23 dicembre 2011 - E' tardi lo so, ma tra lavoro e calcio non riesco a trovare mai un po' di tempo da dedicare ai miei lettori che sono affamati di notizie. Di questo me ne scuso, cercherò di organizzarmi meglio e col passare del tempo riuscire ad archiviare nozioni di tattica che possono migliorare una squadra di calcio.
Oggi vi parlerò del fuorigioco, una tattica inesistente fino agli anni '90, introdotta dal maestro Arrigo Sacchi che cambiò drasticamente il calcio passando dal gioco a uomo a quello a zona: la Zona divenne un'opera d'arte che rasentava la perfezione. Tassotti, Baresi, Filippo Galli, Maldini hanno rappresentato l'incubo per chi doveva affrontare le trappole di un fuorigioco che, a Madrid, toccò il suo massimo della sua applicazione con decine di tranelli organizzati con scientifica determinazione ai danni di avversari avviluppati dall'offside.
Oggi vi parlerò del fuorigioco, una tattica inesistente fino agli anni '90, introdotta dal maestro Arrigo Sacchi che cambiò drasticamente il calcio passando dal gioco a uomo a quello a zona: la Zona divenne un'opera d'arte che rasentava la perfezione. Tassotti, Baresi, Filippo Galli, Maldini hanno rappresentato l'incubo per chi doveva affrontare le trappole di un fuorigioco che, a Madrid, toccò il suo massimo della sua applicazione con decine di tranelli organizzati con scientifica determinazione ai danni di avversari avviluppati dall'offside.
lunedì 19 dicembre 2011
L'ALLENAMENTO DEI GIOVANI CALCIATORI
Torino 19 dicembre 2011 - Sono tanti i ragazzi che ogni anno si laureano in Scienze Motorie, di questi, alcuni prenderanno la strada del calcio svolgendo il ruolo di preparatore atletico. Lungi da me sminuire il lavoro di questi ambiziosi ragazzi che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro, io da allenatore scrupoloso, ho voluto conoscere i sistemi di allenamento del migliore preparatore atletico del mondo, non vi svelerò il suo nome, vi dico solo che non è italiano e ha lavorato nella squadra più forte d'Italia.
Girando per i vari campi sportivi ho potuto constatare con i miei occhi che molti istruttori applicano sistemi di allenamento poco redditizi, questo perchè allenare è diventato un passatempo e non una passione che nasce dal cuore.
Allenare significa porsi degli obiettivi, collettivi prima e personali dopo, la squadra prima di tutto: è importante iniziare cercando di capire pregi e difetti dei ragazzi, senza dimenticare che in questo mestiere serve una buona dose di psicologia, anche perchè difficilmente troveremo calciatori con caratteri simili. Continua..........
Girando per i vari campi sportivi ho potuto constatare con i miei occhi che molti istruttori applicano sistemi di allenamento poco redditizi, questo perchè allenare è diventato un passatempo e non una passione che nasce dal cuore.
Allenare significa porsi degli obiettivi, collettivi prima e personali dopo, la squadra prima di tutto: è importante iniziare cercando di capire pregi e difetti dei ragazzi, senza dimenticare che in questo mestiere serve una buona dose di psicologia, anche perchè difficilmente troveremo calciatori con caratteri simili. Continua..........
domenica 18 dicembre 2011
ESORDIENTI IN FINALE NEL TORNEO DI SANTA RITA
Torino 18 Dicembre 2011 - Con la vittoria di oggi contro il Barracuda, la mia squadra si qualifica per la finale del torneo di Santa Rita riservato alla categoria 2000.
Dovevamo vincere a tutti i costi per superare il turno, e tutti insieme abbiamo unito le forze cercando di mettere in campo ogni energia e una grande mentalità vincente.
L'1 a 0 finale è un risultato che ci sorride, dopo una partita giocata ad alta intensità il gol di Wodje ci proietta in finale dove il 15 di gennaio incontreremo il Madonna di Campagna.
Dopo la vittoria del campionato, i nostri ragazzi ci sorprendono ancora, e nonostante le svariate assenze per infortunio (Cella, Chipper, Giuffrida), e qualche ragazzo mandato col primo gruppo (Chinaglia), la squadra mantiene la sua solida struttura e trasforma in prestazioni positive il frutto del nostro lavoro.
Dovevamo vincere a tutti i costi per superare il turno, e tutti insieme abbiamo unito le forze cercando di mettere in campo ogni energia e una grande mentalità vincente.
L'1 a 0 finale è un risultato che ci sorride, dopo una partita giocata ad alta intensità il gol di Wodje ci proietta in finale dove il 15 di gennaio incontreremo il Madonna di Campagna.
Dopo la vittoria del campionato, i nostri ragazzi ci sorprendono ancora, e nonostante le svariate assenze per infortunio (Cella, Chipper, Giuffrida), e qualche ragazzo mandato col primo gruppo (Chinaglia), la squadra mantiene la sua solida struttura e trasforma in prestazioni positive il frutto del nostro lavoro.
venerdì 16 dicembre 2011
VOGLIO UN PRESSING ASFISSIANTE
Torino 16 dicembre 2011 - Stasera vi parlerò del pressing, una tattica che se attuata nel modo giusto, può mandare in tilt la struttura dei nostri avversari.
Il pressing è un modo per riconquistare la palla, dunque è una tattica che si effettua in fase di non possesso.
Il pressing non è un modo di dire, ma è un qualcosa di ben complesso che necessita di tanti accorgimenti per essere attuato al meglio, anche un solo movimento sbagliato potrebbe vanificare tutti gli sforzi della nostra squadra.
Innanzitutto ci tengo a ribadire che la vera difesa è l'attacco, la mia squadra deve riconquistare la palla in una posizione di campo poco pericolosa, più indietreggiamo e più siamo vulnerabili.
martedì 13 dicembre 2011
ALLA RICERCA DI UN MODULO
lunedì 12 dicembre 2011
domenica 11 dicembre 2011
SE QUEST'UOMO E' UN ALLENATORE..........
........significa che nella vita ci vuole proprio culo.
Gli inizi: cinque promozioni in dieci stagioni
Cresce nelle giovanili della Ternana e in seguito gioca in varie squadre dilettantistiche da fantasista, finché un infortunio non gli tronca prematuramente la carriera. Inizia così, a 32 anni, la carriera di allenatore. La sua prima esperienza lo vide guidare i dilettanti del Pontevecchio di Ponte San Giovanni nel 1990, portando la squadra, in cinque campionati, dalla Prima Categoria all'Interregionale. In quegli anni, durante le partite della Pontevecchio, a bordo campo è affisso il beneaugurante striscione «Con Serse Cosmi fino a Tokyo» (all'epoca, sede della Toyota Cup, Coppa Intercontinentale per Club). Con il Pontevecchio permane per tre stagioni nell'Interregionale, chiudendo con uno storico terzo posto. In seguito Cosmi viene chiamato ad allenare l'Arezzo, ed in cinque stagioni conduce la squadra amaranto dalla Serie D alla Serie C1. Nel 1998 vince il "Seminatore d'argento".
Gli inizi: cinque promozioni in dieci stagioni
Cresce nelle giovanili della Ternana e in seguito gioca in varie squadre dilettantistiche da fantasista, finché un infortunio non gli tronca prematuramente la carriera. Inizia così, a 32 anni, la carriera di allenatore. La sua prima esperienza lo vide guidare i dilettanti del Pontevecchio di Ponte San Giovanni nel 1990, portando la squadra, in cinque campionati, dalla Prima Categoria all'Interregionale. In quegli anni, durante le partite della Pontevecchio, a bordo campo è affisso il beneaugurante striscione «Con Serse Cosmi fino a Tokyo» (all'epoca, sede della Toyota Cup, Coppa Intercontinentale per Club). Con il Pontevecchio permane per tre stagioni nell'Interregionale, chiudendo con uno storico terzo posto. In seguito Cosmi viene chiamato ad allenare l'Arezzo, ed in cinque stagioni conduce la squadra amaranto dalla Serie D alla Serie C1. Nel 1998 vince il "Seminatore d'argento".
THE CHAMPIONS
SETTIMO-BARCANOVA 0-4
Torino 11 dicembre 2011 - Non è mai facile vincere un campionato, a qualsiasi età e in qualsiasi categoria, noi ce l'abbiamo fatta, con la vittoria di oggi sul campo di Settimo abbiamo vinto il campionato. Una grande soddisfazione per tutti, specialmente per i ragazzi che ce l'hanno messa tutta per raggiungere questo grande traguardo.
Prima della partita c'era un clima di tensione negli spogliatoi, i ragazzi erano concentrati al massimo, consapevoli dell'importanza del match: dopo il fischio d'inizio dell'arbitro la tensione è volata ed in campo è rimasta la grinta e la voglia di vincere. Dopo una bellissima prestazione il risultato finale ha sorriso alla mia squadra che ha vinto 4 a 0. Alla fine del match i ragazzi esultavano festanti all'interno dello spogliatoio per esprimere a gran voce la loro gioia.
Dopo 4 mesi di sacrifici è arrivata una grande soddisfazione, la vittoria del campionato è un simbolo che viene tatuato per sempre nel nostro cuore.
La mia piccola parte di meriti la voglio dedicare a tutti i genitori che sono stati sempre vicini alla squadra, un pensiero va anche ai dirigente Tricarico, Granato, Giuffrida e Villari.
Ma i veri protagonisti sono stati i ragazzi che voglio citare uno per uno: Amerio, Villari, Cipper, La Monaca, Cella, Carminati, Gambino, Giuffrida, Marangi, Camele, Wodje, Chinaglia, Prisco, Granato, Mennuti, Squillace.
Grazie a tutti.
venerdì 9 dicembre 2011
IL CARATTERE ALLA BASE DI UN ALLENATORE
Facendo mente locale mi accorgo che i migliori risultati ottenuti da una squadra di calcio è direttamente proporzionale al carattere dell'allenatore. Non a caso un classico generale come Mourinho è l'allenatore più vincente al mondo.
Posso citarne molti altri, Zeman per esempio, che nonostante abbia vinto poco, sfoggia un calcio spettacolare a sua immagine e somiglianza.
Potrei parlare di Capello per finire a Hiddink passando per Van Gaal, tutti con un unico denominatore comune: il carattere forte.
Dopo questa premessa posso sintetizzare il mio pensiero su questo difficile argomento: nella mia esperienza calcistica, prima da calciatore poi da allenatore, posso dire che ogni squadra annovera calciatori poco professionali e indisciplinati che possono alterare il funzionamento di tutto il gruppo, e qui subentra l'allenatore che deve trasformarsi in psicologo cercando di sistemare la situazione senza causare troppi danni. Ma se in una società professionistica i peggiori calciatori vengono allontanati, così non succede nei dilettanti e nei settori giovanili, anche perchè la rosa è quasi sempre ristretta e bisogna fare di necessità virtù.
Spesso l'allenatore usa metodi restrittivi non graditi ai ragazzi, ma se la società odierna è liberalista, il calcio deve essere uno sport basato su regole ferree, altrimenti tutto il lavoro svolto a priori non trova riscontro sul terreno di gioco.
Dunque meglio avere calciatori meno bravi tecnicamente e volti al sacrificio, che forti ma poco propensi al lavoro, alla disciplina e alla regole che questo sport ci propina.
Posso citarne molti altri, Zeman per esempio, che nonostante abbia vinto poco, sfoggia un calcio spettacolare a sua immagine e somiglianza.
Potrei parlare di Capello per finire a Hiddink passando per Van Gaal, tutti con un unico denominatore comune: il carattere forte.
Dopo questa premessa posso sintetizzare il mio pensiero su questo difficile argomento: nella mia esperienza calcistica, prima da calciatore poi da allenatore, posso dire che ogni squadra annovera calciatori poco professionali e indisciplinati che possono alterare il funzionamento di tutto il gruppo, e qui subentra l'allenatore che deve trasformarsi in psicologo cercando di sistemare la situazione senza causare troppi danni. Ma se in una società professionistica i peggiori calciatori vengono allontanati, così non succede nei dilettanti e nei settori giovanili, anche perchè la rosa è quasi sempre ristretta e bisogna fare di necessità virtù.
Spesso l'allenatore usa metodi restrittivi non graditi ai ragazzi, ma se la società odierna è liberalista, il calcio deve essere uno sport basato su regole ferree, altrimenti tutto il lavoro svolto a priori non trova riscontro sul terreno di gioco.
Dunque meglio avere calciatori meno bravi tecnicamente e volti al sacrificio, che forti ma poco propensi al lavoro, alla disciplina e alla regole che questo sport ci propina.
martedì 6 dicembre 2011
domenica 4 dicembre 2011
ENNESIMA VITTORIA TARGATA BARCANOVA
Barcanova - Eureka Settimo 4 - 2
Torino 4 Dicembre 2011 - Vittoria doveva essere vittoria è stata, i miei ragazzi non falliscono l'appuntamento con i 3 punti e difendono il primato in classifica in compagnia di Accademia Inter e J.Stars.
Buono il gioco espresso dalla mia squadra che è stata cinica e spietata sotto porta e attenta in difesa. I 2 gol incassati sono arrivati quando la partita era ormai in cassaforte, sul 4 a 0 difatti la squadra si è rilassata troppo e ha concesso metri di campo al buon Eureka Settimo.
Adesso bisogna recuperare le forze e concentrarsi per l'ultima partita di campionato che si disputerà a Settimo. Solo 3 punti ci separano dalla vittoria del campionato, e noi il campionato lo vogliamo vincere.
sabato 3 dicembre 2011
VIA IL CALCIO DALLE PALESTRE
Signori e signore buongiorno, stamattina vorrei parlare di un argomento che tanto mi fa pensare, vale a dire la programmazione annuale di una squadra di calcio. Fin qui tutto normale, il marcio entra in gioco quando l'allenamento si sposta dal campo alle palestre. Ritengo assurdo che nel gioco del calcio si faccia potenziamento muscolare fuori dal rettangolo di gioco, per me il calcio non è culturismo.
In questi giorni ho letto alcuni libri che davano delle linea guida su come programmare dei macrocicli di allenamento, tutti facevano riferimento al lavoro fisico, beh, io vedo il calcio in maniera diversa e seguirò le mie linea guida ottenendo lo stesso risultato aerobico e anaerobico facendo allenamenti sempre col pallone.
In questi giorni ho letto alcuni libri che davano delle linea guida su come programmare dei macrocicli di allenamento, tutti facevano riferimento al lavoro fisico, beh, io vedo il calcio in maniera diversa e seguirò le mie linea guida ottenendo lo stesso risultato aerobico e anaerobico facendo allenamenti sempre col pallone.
mercoledì 30 novembre 2011
E' la vittoria l'unico mezzo per sfondare.
Nel corso degli anni ho potuto constatare che le vittorie nascono per una moltitudine di situazioni, gli episodi determinano un risultato quando le 2 squadre sono equilibrate, quando invece la forza di una squadra è nettamente superiore all'altra non c'è grinta che tenga.
lunedì 28 novembre 2011
sabato 26 novembre 2011
BARCANOVA A VALANGA, SUPERATO IL VANCHIGLIA PER 7 a 3
Torino 26 Novembre 2011 - Sono passati solo 3 mesi da quando abbiamo iniziato la stagione sportiva. Ad agosto l'atmosfera era diversa, c'era una squadra da fare, un gruppo da unire, un gioco da dare. Molti erano gli obiettivi che mi ero preposto: la tecnica prima di tutta, la base del calcio, il passaggio e lo stop, le 2 cose più importanti del calcio. E poi l'attenzione durante gli allenamenti, la concentrazione durante una partita, i primi schemi difensivi, le prime diagonali.
Un crescendo che oggi ci vede in testa al campionato di calcio categoria esordienti 1° anno, una soddisfazione per tutti, ragazzi in primis che sono i veri protagonisti, genitori in secundis che gioiscono insieme ai loro ragazzi, poi c'è la grande soddisfazione del dirigente responsabile Vincenzo Tricarico, un uomo che svolge un gran lavoro dietro le quinte: è lui che si occupa di tutte le questioni burocratiche, è lui che porta a lavare le maglie della partita, è lui che si occupa dei cartellini, è lui che apre e chiude gli spogliatoi in ogni allenamento.
Grazie a lui tutto il mio lavoro è stato più semplice, la mia gioia invece, è quella di vedere i ragazzi contenti, in uno sport che unisce e non divide, che fa crescere e maturare, tutti insieme come fratelli, a ridere e scherzare, e la gioia continua.
Vanchiglia - Barcanova 3-7
Un crescendo che oggi ci vede in testa al campionato di calcio categoria esordienti 1° anno, una soddisfazione per tutti, ragazzi in primis che sono i veri protagonisti, genitori in secundis che gioiscono insieme ai loro ragazzi, poi c'è la grande soddisfazione del dirigente responsabile Vincenzo Tricarico, un uomo che svolge un gran lavoro dietro le quinte: è lui che si occupa di tutte le questioni burocratiche, è lui che porta a lavare le maglie della partita, è lui che si occupa dei cartellini, è lui che apre e chiude gli spogliatoi in ogni allenamento.
Grazie a lui tutto il mio lavoro è stato più semplice, la mia gioia invece, è quella di vedere i ragazzi contenti, in uno sport che unisce e non divide, che fa crescere e maturare, tutti insieme come fratelli, a ridere e scherzare, e la gioia continua.
Vanchiglia - Barcanova 3-7
giovedì 24 novembre 2011
I LIMITI DI GUARDIOLA
Ciao a tutti, non voglio fare lezioni di tattica a Guardiola perchè probabilmente perderei in partenza, lui ha il nome io no. Penso che una squadra come il Barcellona, composta dai migliori giocatori al mondo in ogni reparto, vincerebbe anche senza allenatore senza sminuire il lavoro del tecnico ovviamente.
Detto questo, mi inchino ai titoli vinti da Guardiola ma non sempre quest'ultimo è stato impeccabile in alcune scelte tecnico tattiche:
Ricordo come se fosse ieri gli errori di Guardiola nella semifinale di ritorno contro l'Inter, Champions League 2010/2011. In quell'occasione Guardiola mise Gaby Milito terzino sinistro per contrastare Eto'o, come se l'Inter andasse a Barcellona per attaccare. L'errore però lo compie qualche minuto dopo quando l'Inter rimane in 10 per l'espulsione di T. Motta. Lui dovrebbe togliere lo statico Gaby Milito, centrale adattato a sinistra, e inserire il fluidificante Maxwell per affondare sulle corsie laterali, invece regala un tempo all'Inter e compie la suddetta mossa solo al primo minuto del secondo tempo.
Detto questo, mi inchino ai titoli vinti da Guardiola ma non sempre quest'ultimo è stato impeccabile in alcune scelte tecnico tattiche:
Ricordo come se fosse ieri gli errori di Guardiola nella semifinale di ritorno contro l'Inter, Champions League 2010/2011. In quell'occasione Guardiola mise Gaby Milito terzino sinistro per contrastare Eto'o, come se l'Inter andasse a Barcellona per attaccare. L'errore però lo compie qualche minuto dopo quando l'Inter rimane in 10 per l'espulsione di T. Motta. Lui dovrebbe togliere lo statico Gaby Milito, centrale adattato a sinistra, e inserire il fluidificante Maxwell per affondare sulle corsie laterali, invece regala un tempo all'Inter e compie la suddetta mossa solo al primo minuto del secondo tempo.
lunedì 21 novembre 2011
domenica 20 novembre 2011
BARCANOVA - V.IVEST 7 - 2
Granato migliore in campo
Torino 20 Novembre 2011 - Vittoria esaltante per gli esordienti del Barcanova che travolgono il Vittoria Ivest per 7 a 2.Migliore in campo il centrocampista Granato autore di una tripletta. Bene anche Marangi, Wodje, Prisco e Giuffrida.
Ecco i 13 protagonisti di oggi: Amerio, Giuffrida, La Monaca, Gambino, Carminati, Cella, Prisco, Marangi, Wodje, Chinaglia, Cipper, Mennuti e Granato. Dirigente Tricarico.
martedì 15 novembre 2011
lunedì 14 novembre 2011
domenica 13 novembre 2011
REGGINA - NOCERINA 2 -1
REGGINA 3-4-1-2: Kovacsik, Adejo, Emerson, A. Marino, Colombo, N. Viola (74’ Sarno), Castiglia (63’ Rizzo), Rizzato, Missiroli, Ceravolo, Bonazzoli. A disposizione: Marino, Cosenza, Barillà, De Rose, Viola A.. Allenatore: R. Breda.
NOCERINA 3-4-3: Gori, Pomante, De Franco, Di Maio, Scalise (88’ Plasmati), De Liguori, Bruno, Donnarumma (79’ Nigro), Catania (58’Negro), Castaldo, Farias. A disp. Russo, Alcibiade, Sacillotto, Marsili. Allenatore: G.Auteri
Arbitro: Sig. Ostinelli di Como
Marcatori: Emerson (R), Farias (N), Bonazzoli (R)
Ammoniti: 24’ Bruno (N), 34’ Colombo (R), 36’ Pomante (N), 55’ Castiglia (R), 70’ Missiroli (R), 71’ Rizzo (R), 79’ De Franco (N)sabato 12 novembre 2011
La Barca affonda nel mare della J.Stars
Torino 12 novembre 2011- La nostra mentalità vincente ci impone di pensare sempre in positivo anche quando le partite non vanno per il verso giusto. Oggi il risultato ci condanna oltremisura, il 4 a 1 contro la J Stars non rispecchia i veri valori in campo, anche se onestamente devo ammettere che i padroni di casa erano superiori a noi, la loro collaborazione con la Juventus si vede, si sente e si tocca per mano.
La prima sconfitta in campionato non ci impedirà di pensare sempre in grande, i miei ragazzi hanno la mia fiducia incondizionata, tutti, dal primo all'ultimo.
Se oggi abbiamo perso è solo colpa mia, avrei dovuto fare delle scelte diverse, mi assumo tutte le responsabilità del caso. Cercherò di sbagliare il meno possibile da qui in avanti, l'importante è ripartire con la consapevolezza che la nostra è una grande squadra. Noi non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, giochiamo per divertirci e passare qualche ora in compagnia nel segno dell'amicizia e del rispetto.
Vincere è sempre bello, ma è dalle sconfitte che s'impara a crescere.
Alla prossima.
La prima sconfitta in campionato non ci impedirà di pensare sempre in grande, i miei ragazzi hanno la mia fiducia incondizionata, tutti, dal primo all'ultimo.
Se oggi abbiamo perso è solo colpa mia, avrei dovuto fare delle scelte diverse, mi assumo tutte le responsabilità del caso. Cercherò di sbagliare il meno possibile da qui in avanti, l'importante è ripartire con la consapevolezza che la nostra è una grande squadra. Noi non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, giochiamo per divertirci e passare qualche ora in compagnia nel segno dell'amicizia e del rispetto.
Vincere è sempre bello, ma è dalle sconfitte che s'impara a crescere.
Alla prossima.
venerdì 11 novembre 2011
martedì 8 novembre 2011
CROTONE-REGGINA 1-1
Crotone: Bindi; Correia, Tedeschi, Abruzzese, Migliore; Florenzi, Galardo (32’ st Maiello); Gabionetta, Calil (18’ st Djuric), Sansone; Ciano (34’ st Pettinari). In panchina: Belec, Ligi, Eramo, De Giorgio. Allenatore: Menichini.
Reggina: Kovacsik; Adejo, Emerson, Marino A.; Colombo, De Rose (72’ Rizzo), Viola N., Rizzato (61’ Barillà); Missiroli; Bonazzoli, Ragusa (79’ Ceravolo). A disp. Leone, Cosenza, Castiglia, D’Alessandro. All. Breda.
Arbitro: Velotto di Grosseto.
Marcatori: 31' pt Missiroli (R), 21' st Ciano (C).
Note- Spettatori più di 4.000, con una quarantina di reggini presenti in curva nord, nello spazio riservato agli ospiti. Ammoniti: Florenzi (C), Sansone (C), Abruzzese (C), Bonazzoli (R), Galardo (C), Maiello (C). Espulso al 1' st Gabionetta (C) per fallo violento. Recupero: 1' pt; 4' st.
lunedì 7 novembre 2011
SPRINT SPORT ELOGIA IL LAVORO DEL BARCANOVA
Torino 7 novembre 2011 - Se i giornali si accorgono di noi vuol dire che stiamo facendo qualcosa di buono. Gli elogi non sono un punto di arrivo, ma devono essere da stimolo per fare sempre meglio.
Fa piacere ricevere apprezzamenti dalla stampa, è una soddisfazione che incassiamo piacevolmente, ma è anche una sfida importante che ci deve dare le giuste motivazioni per fare sempre meglio.
Ringrazio il giornalista di Sprint Sport per le belle parole espresse nei miei confronti, io ovviamente le rigiro ai miei ragazzi, sono loro i veri protagonisti di questa cavalcata vincente che ci vede in testa nel difficile girone M della categoria Esordienti.
Fa piacere ricevere apprezzamenti dalla stampa, è una soddisfazione che incassiamo piacevolmente, ma è anche una sfida importante che ci deve dare le giuste motivazioni per fare sempre meglio.
Ringrazio il giornalista di Sprint Sport per le belle parole espresse nei miei confronti, io ovviamente le rigiro ai miei ragazzi, sono loro i veri protagonisti di questa cavalcata vincente che ci vede in testa nel difficile girone M della categoria Esordienti.
WEEK-END BAGNATO DALLA PIOGGIA: TUTTO RINVIATO
Torino 7 novembre 2011 - La pioggia ha fermato tutti, lo stato di allerta elevato non ha permesso il regolare svolgimento delle gare di tutti i campionati giovanili.
Fino a sabato mattina la Delegazione Provinciale di Torino non aveva emesso nessun comunicato a riguardo, la criticità della situazione metereologica però, ha fatto sì che tutte le società rinviassero le partite in comune accordo.
L'incolumità della gente viene prima di ogni cosa, rimango ancora perplesso e basito, e mi domando perchè non è stato emesso un comunicato dalla Lnd del Piemonte che, dopo i ripetuti allarmi lanciati dall'Arpa Piemonte sull'evoluzione meterologica in Torino e provincia, doveva sospendere tutti i campionati.
Fino a sabato mattina la Delegazione Provinciale di Torino non aveva emesso nessun comunicato a riguardo, la criticità della situazione metereologica però, ha fatto sì che tutte le società rinviassero le partite in comune accordo.
L'incolumità della gente viene prima di ogni cosa, rimango ancora perplesso e basito, e mi domando perchè non è stato emesso un comunicato dalla Lnd del Piemonte che, dopo i ripetuti allarmi lanciati dall'Arpa Piemonte sull'evoluzione meterologica in Torino e provincia, doveva sospendere tutti i campionati.
venerdì 4 novembre 2011
J-STARS - BARCANOVA SALVO ALLUVIONE
Domani 5 novembre 2011 ci sarà l'incontro di calcio valido per la quinta giornata del campionato Esordienti Fascia B tra J-Stars e Barcanova.
La pioggia caduta incessantemente sulla città per tutto l'arco della giornata odierna non fa ben sperare, le previsioni non sono delle migliori, anzi, domani è prevista una giornata di maltempo.
Si giocherà solo le condizioni del campo consentiranno ai ragazzi esprimere al meglio, altrimenti meglio rinviare la partita a data da destinarsi. Non avrebbe senso giocare con il campo allentato dalla pioggia.
La mia squadra è pronta a scendere in campo e disputare il big match di domani per vincere, mancherà il possente difensore Stefano Cella fermato da un attacco influenzale.
Affronteremo una squadra forte, che ha il miglior attacco del torneo con 22 reti, ma noi, essendo la capolista non cercheremo scuse e, nonostante una settimana travagliata con tanti indisponibili tra infortuni e influenze, venderemo cara la pelle.
La J-Stars è avvisata.
giovedì 3 novembre 2011
Reggina - Torino 0 - 1
REGGINA (3-4-1-2): Kovacsik; Adejo, Emerson, Marino A.; D'Alessandro (73' Colombo), Rizzo, Viola N. (79' Barillà), Rizzato; Missiroli; Ragusa, Ceravolo (65' Bonazzoli). A disp.: Leone, Cosenza, De Rose, Castiglia. Allenatore Roberto Breda.
TORINO (4-3-3): Coppola; D'Ambrosio, Glik , Ogbonna, Zavagno; Basha, Iori, Vives (73' De Feudis); Antenucci, Ebagua (80' Bianchi), Stevanovic (70' Darmian). A disposizione: Morello, Di Cesare, Verdi, Pagano. Allenatore Giampiero Ventura
Arbitro: Renzo Candussio di Cevignano del Friuli (collaboratori: Stallone - Conca; IV ufficiale: Gallo)
RETI: 84' D'Ambrosio (T).
AMMONITI: 54' Vives (T), 63' D'Alessandro (R), 75' Iori (T).
LADRI: CAIRO E VENTURA (TORINO)
mercoledì 2 novembre 2011
QUESTIONE DI METODO
Vorrei innanzitutto richiamare l’attenzione sul fatto che molti in Italia sono concordi nel sostenere che il livello del gioco del calcio stia progressivamente peggiorando. La causa principale risiede, a mio avviso, nella rinuncia, da parte di molti allenatori, ad effettuare coi ragazzi un serio lavoro sui fondamentali di base già nelle fasi iniziali della preparazione calcistica, in favore di tendenze che privilegiano la componente ludica, la preparazione fisica e la ricerca di giocatori talentuosi.
ASPETTI GENERALI DELLA RAPIDITÀ E DELLA VELOCITÀ
Si intende per RAPIDITÀ la capacità di eseguire azioni motorie in un tempo minimo e senza produzione di affaticamento.
Il termine RAPIDITÀ definisce la pura esecuzione del gesto da parte di un singolo segmento del corpo (es.: pugno o calcio nel Karate, lancio di una palla, ecc.) mentre la VELOCITÀ indica lo spostamento dell'intero corpo (es.: corsa a piedi).
Pertanto:
- la RAPIDITÀ è una proprietà generale prettamente legata al sistema nervoso. La rapidità è incrementabile in maniera modesta, non oltre il 18-20% del potenziale genetico. Pertanto si può affermare che "rapidi si nasce".
lunedì 31 ottobre 2011
domenica 30 ottobre 2011
IL BARCA VOLA, BATTUTO IL CENISIA PER 1 a 0
Torino 30 ottobre 2011 - Grande prestazione dei miei ragazzi che questa mattina al campo di via Occimiano hanno battuto il forte Cenisia per 1 a 0, gol di Carminati su calcio di punizione.
Oggi oltre al risultato ho potuto ammirare anche una buona prestazione, segno che il lavoro svolto durante gli allenamenti comincia a pagare.
I ragazzi hanno interpretato al meglio i miei suggerimenti, sono stati compatti e concreti.
In questa settimana abbiamo curato in modo particolare la parte atletica e coordinativa, inoltre abbiamo improntato ogni allenamento su rapidità e velocità, e devo dire che in campo corriamo più degli avversari.
sabato 29 ottobre 2011
BRESCIA - REGGINA 0- 3
Marcatori: 41’ Ceravolo su rig. (R), 60’ N.Viola (R), 90’ Ragusa (R)
BRESCIA 4-3-3: Leali, Zambelli, Dallamano, Magli (54’ Cordova), Daprela, Vass, Salomon, Budel, Juan Antonio, El Kaddouri (54’ Ramos), Feczesin (68’ Maccan). A disposizione: Arcari, Mandorlini, Paghera, Scaglia. Allenatore: G.Scienza.
REGGINA 3-5-2: Kovacsik, Adejo, Emerson, A. Marino, Colombo, N. Viola (84’ Barillà), Castiglia (61’ De Rose), Rizzato, Missiroli, Ragusa, Ceravolo (77’ Bonazzoli). A disposizione: Leone, Cosenza, D'Alessandro, Rizzo. Allenatore: R. Breda.
Arbitro: Sig. Ciampi di Roma
Ammoniti: 40’ Leali (B), 53’ Adejo (R), 66’ Dallamano (B)
Note: Kovacsik para i rigori di Feczesic al 16’ e di Budel al 84’.
Esordienti 2000, il Dirigente Responsabile Tricarico suona la carica: "Col Cenisia per vincere".
Il Dirigente Responsabile Vincenzo Tricarico
Torino 29 ottobre 2011 - E' una vigilia calda quella che si respira in casa Barca, gli Esordienti 2000 domani affronteranno in casa l'ostico Cenisia, sarà una partita dalla difficile interpretazione tattica vista la caratura degli avversari, in più i padroni di casa dovranno fare a meno del forte attaccante Chinaglia fermato da un attacco influenzale.Torna invece a disposizione del Mister Ligato il roccioso centrocampista Fabio Granato pronto a dare battaglia nella zona nevralgica del campo.
Dopo la beffa finale contro l'Accademia Inter la compagine di Ligato vuole tornare alla vittoria per riappropriarsi della vetta della classifica, non sarà facile ma il Dirigente Responsabile Tricarico, passato in rassegna nell'allenamento di rifinitura, ha voluto suonare la carica in vista del difficile match di domani: "I nostri colori e la nostra storia ci impongono di giocare sempre per vincere, siamo consapevoli che il Cenisia è una buona squadra ma noi abbiamo le qualità giuste per conquistare i 3 punti. Se dovessi fare un nome su chi potrebbe risolvere la partita direi Wodje, un attaccante rapido e imprendibile con un ottimo senso del gol". Tricarico conclude con una battuta: "domani torna l'ora solare e le lancette andranno avanti di un ora, noi invece dobbiamo andare avanti di 3 punti".
giovedì 27 ottobre 2011
domenica 23 ottobre 2011
OBIETTIVI ESORDIENTI
Durante questa fascia d'età la resistenza è la capacità condizionale di base che risente meno dello sviluppo puberale del ragazzo. Si assiste alla riduzione della capacità di equilibrio ed alla difficoltà di movimento. Per contro, si ha un incremento della forza, in particolare della forza esplosiva, ed una aumento della rapidità.
La sfera socio - affettiva mette in risalto l'incremento dell'autostima, lo sviluppo delle capacità di autocritica e l'importanza di sentirsi accettati dal gruppo e quindi il senso di appartenenza.
Aumentano le capacità di collaborare da parte del ragazzo.
Dal punto di vista socio-affettivo, i principali obiettivi da perseguire sono quindi rappresentati da:
- sicurezza di sé e delle proprie capacità;
- rispetto e cooperazione con i coetanei.
Le capacità coordinative e condizionali che dobbiamo sviluppare dovrebbero essere rappresentate da: combinazione, differenziazione, equilibrio, adattamento e trasformazione, organizzazione spazio-temporale, rapidità, forza veloce, mobilità articolare, capacità senso-percettive e schemi motori.
Alla fine del ciclo formativo il ragazzo dovrà essere in grado di conoscere le regole fondamentali del gioco, di acquisire i princìpi fondamentali di attacco e difesa (attacco: possesso della palla, profondità e capacità di conclusione; difesa: rallentare l'azione dell'avversario e scaglionamento), di sviluppare le capacità di dominio della palla ed aumentare il bagaglio tecnico generale.
ESORDIENTI 2000: BARCANOVA - ACCADEMIA INTER 1 - 1
Un gol dell'Inter a tempo scaduto vanifica i sogni di gloria dei miei ragazzi che comunque hanno dimostrato di poter giocare alla pari contro qualsiasi avversario.
Prendere gol allo scadere è sempre una batosta per tutti, il pareggio di oggi però ha un sapore ben diverso, anche perchè ottenuto contro una grande squadra, e per questo faccio i complimenti ai miei ragazzi, dal primo all'ultimo, che hanno interpretato al meglio la partita sfiorando addirittura l'impresa.
sabato 22 ottobre 2011
REGGINA – VARESE 3 – 2
Marcatori: 30’ Ragusa (R), 48’ Missiroli su rig. (R), 58’ Figliomeni (V), 85’ Colombo (R), 92’ De Luca (V)
Marcatori: 30’ Ragusa (R), 48’ Missiroli su rig. (R), 58’ Figliomeni (V), 85’ Colombo (R), 92’ De Luca (V)
REGGINA: P. Marino, Adejo, Emerson, A. Marino, Colombo, Castiglia (70’ Rizzo), N. Viola, Rizzato, Missiroli, Ragusa, Ceravolo (61’ Barillà). A dispozione: Kovacsik, Cosenza, De Rose, Sarno, A. Viola. Allenatore: Breda.
VARESE 4-4-2: Bressan, Cacciatore, Troest, Figliomeni, Grillo, Zecchin (53’ Nadarevic), Corti, Kurtic, Carrozza (68’ De Luca), Neto Pereira, Cellini (53’ Martinetti). A disposizione: Moreau, Terlizzi, Pucino, Filipe. Allenatore: Maran.
Arbitro: Sig. Calvarese di Teramo
Ammoniti: 38’ Colombo (R), 92’ Corti (V)
Ammoniti: 38’ Colombo (R), 92’ Corti (V)
Espulso: 94’ Figliomeni (V)
mercoledì 19 ottobre 2011
domenica 16 ottobre 2011
LUCENTO - BARCANOVA 0 - 2: Gli Esordienti 2000 secondo gruppo volano
Torino 16 ottobre 2011 - La vittoria fa sorridere tutti: dirigenti, allenatore, genitori, ma soprattutto gratifica i protagonisti, mi riferisco ai miei ragazzi che oggi hanno espugnato il difficile campo del Lucento.
Non è stata una partita facile, tutt'altro, vincere fuori casa è sempre un'impresa, noi ce l'abbiamo fatta, abbiamo vinto 2 a 0 direi meritatamente, e torniamo a casa con i 3 punti sul groppone.
sabato 15 ottobre 2011
REGOLE PER I GENITORI
La presenza degli adulti, e più specificatamente dei genitori, è una componente irrinunciabile delle partite di calcio giovanile. A volte, però, la loro partecipazione, travalica quelle che sono alcune regole importanti che sarebbe utile tenere sempre ben presenti: si ritiene opportuno riassumerle brevemente qui di seguito, lasciando al buon senso di tutti (dirigenti e tecnici compresi) la loro applicazione.
1. Ricordare che l’attività è svolta da un bambino e non da un adulto.
2. Non decidere troppo per lui.
3. Non interferire con l’allenatore nelle scelte tecniche, evitando anche di darne giudizi in pubblico (in caso di episodi ritenuti gravi, rivolgersi in società).
4. Non rimarcare troppo al bambino una partita mal giocata o quant’altro, evitando di generare in lui ansia da prestazione (non bisogna essere né ipercritici, né troppo accondiscendenti alle sue richieste, spesso solo capricci).
5. Incitare sempre il bambino a migliorarsi, facendogli capire che l’impegno in allenamento in futuro premierà (rendendolo gradatamente consapevole che, come a scuola, per fare bene occorre un impegno serio).
6. Abituare il bambino a farsi la doccia, legarsi le scarpe e portare la borsa da solo (rendendolo piano piano autosufficiente).
7. Non entrare nel recinto di gioco e nello spogliatoio.
8. Controllarsi durante le partite: un tifo eccessivo è diseducativo per i bambini e nuoce all’immagine della società.
9. Ascoltare il bambino e vedere se quando torna a casa da un allenamento o da una partita è felice.
10. Ricordare che sia i compagni che gli avversari del proprio bambino, sono bambini a loro volta e pertanto vanno rispettati quanto lui e non offesi.
11. Rispettare l’arbitro e non offenderlo: molto spesso gli arbitri sono dei dirigenti e anche loro genitori che stanno aiutando il calcio giovanile e tutti possono sbagliare.
12. Ricordarsi che non sempre l’erba del vicino è davvero più verde: pertanto, prima di criticare l’operato della società cercare di capire, chiedendo direttamente spiegazioni ai dirigenti responsabili di eventuali scelte ritenute ingiuste..
1. Ricordare che l’attività è svolta da un bambino e non da un adulto.
2. Non decidere troppo per lui.
3. Non interferire con l’allenatore nelle scelte tecniche, evitando anche di darne giudizi in pubblico (in caso di episodi ritenuti gravi, rivolgersi in società).
4. Non rimarcare troppo al bambino una partita mal giocata o quant’altro, evitando di generare in lui ansia da prestazione (non bisogna essere né ipercritici, né troppo accondiscendenti alle sue richieste, spesso solo capricci).
5. Incitare sempre il bambino a migliorarsi, facendogli capire che l’impegno in allenamento in futuro premierà (rendendolo gradatamente consapevole che, come a scuola, per fare bene occorre un impegno serio).
6. Abituare il bambino a farsi la doccia, legarsi le scarpe e portare la borsa da solo (rendendolo piano piano autosufficiente).
7. Non entrare nel recinto di gioco e nello spogliatoio.
8. Controllarsi durante le partite: un tifo eccessivo è diseducativo per i bambini e nuoce all’immagine della società.
9. Ascoltare il bambino e vedere se quando torna a casa da un allenamento o da una partita è felice.
10. Ricordare che sia i compagni che gli avversari del proprio bambino, sono bambini a loro volta e pertanto vanno rispettati quanto lui e non offesi.
11. Rispettare l’arbitro e non offenderlo: molto spesso gli arbitri sono dei dirigenti e anche loro genitori che stanno aiutando il calcio giovanile e tutti possono sbagliare.
12. Ricordarsi che non sempre l’erba del vicino è davvero più verde: pertanto, prima di criticare l’operato della società cercare di capire, chiedendo direttamente spiegazioni ai dirigenti responsabili di eventuali scelte ritenute ingiuste..
LIVORNO - REGGINA 0 - 2
Marcatori: 50’ Ceravolo (R), 80’ Ragusa (R)
LIVORNO 4-1-4-1: Mazzoni, Perticone, Bernardini, Miglionico (75’ Rampi), Lambrughi, Schiattarella (61’ Barone), Luci, Genevier, Belingheri (51’ Dell’Agnello), Piccolo, Paulinho. A disposizione: Bardi, Filkor, Bigazzi, Salviato. Allenatore: Novellino.
REGGINA 3-5-1-1: P. Marino; Adejo, Emerson, A.Marino, D'Alessandro, Rizzo, N.Viola (76’ De Rose), Barillà (83’ Castiglia), Rizzato, Missiroli, Ceravolo (67’ Ragusa). A disposizione: Kovacsik, Cosenza, Colombo, A.Viola, Ragusa. Allenatore: Breda.
Arbitro: Sig. Massa di Imperia
Ammoniti: 32’ D’Alessandro (R), 33’ Genevier (L), 55’ Barillà (R), 92’ Rizzato (R)
Note: Al 9’ Pietro Marino ha respinto un rigore di Paulinho
lunedì 10 ottobre 2011
L'IMPORTANZA DEL PORTIERE
In qualsiasi categoria ed in ogni squadra il portiere riveste un ruolo fondamentale, è lui il perno più importante di una squadra, senza il suo contributo vengono vanificati gli sforzi dei compagni di squadra.
Il portiere deve essere una garanzia, un punto di riferimento per i compagni, e nei momenti difficili del match deve mettere in mostra tutta la sua personalità e il suo carisma al fine di rimandare al mittente le folate offensive degli avversari.
La Reggina ha perso Puggioni e i risultati negativi non si sono fatti attendere, nè Kovacsik nè Marino sono all'altezza di Christian, ma in ogni categoria il portiere rappresenta mezza squadra, partendo dai piccoli amici e finendo in Serie A.
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