Nel corso degli anni ho potuto constatare che le vittorie nascono per una moltitudine di situazioni, gli episodi determinano un risultato quando le 2 squadre sono equilibrate, quando invece la forza di una squadra è nettamente superiore all'altra non c'è grinta che tenga.
Bisogna suddividere il calcio in 3 categorie, settore giovanile, dilettantismo e professionismo. Nel settore giovanile bisogna insegnare calcio ai ragazzi, si lavora prettamente sulla tecnica di base e sulla tattica individuale o tecnica applicata.
Altri aspetti che non devono essere trascurati sono la coordinazione motoria e la psicocinetica.
Bisogna tener conto che non tutti i ragazzi sono portati per giocare a pallone, spesso sono i genitori a pretendere che giochino a calcio piuttosto che a bocce.
Il carattere nel calcio è fondamentale, o ce l'hai o non ce l'hai, difficilmente un ragazzo senza personalità raggiungerà determinati risultati.
Facendo un passo più avanti, si piomba nel mondo del calcio dilettantistico: terza, seconda e prima categoria sono campionati poco importanti anche se pochi ragazzi riusciranno a parteciparvi. Sono categorie dove l'agonismo è alla base di tutto, la tecnica è carente e la tattica è pressocchè inesistente.
In questi campionati si gioca per puro divertimento, i giovani allenatori e i giovani arbitri iniziano a farsi le ossa. Chi ambisce a determinate categorie deve confrontarsi con queste dure realtà, la Prima Categoria è un bel trampolino di lancio per un allenatore sotto i 30 anni.
Dalla Promozione in su si comincia ad essere più professionali, la tecnica si miscela con l'agonismo e i campionati diventano più interessanti. Chi gioca in queste categorie vuol dire che sa giocare a calcio.
Dal punto di vista tattico si ammirano schemi ben orchestrati, blocchi offensivi, cambi di gioco, transizioni e situazioni gioco nati da palla inattiva.
Dalla Serie C2 in poi ammiriamo un calcio professionistico a tutti gli effetti: un calcio veloce e spettacolare che sfocia nella massima Serie.
Spesso gli allenatori di queste squadre sono ex giocatori di Serie A e B che beneficiano di un passato sugli scudi e una visibilità ancora troppo elevata. Chi come me vuole ambire in alto non ha altra strada che la vittoria. Vincere per essere conosciuto, non importa il modulo, non importano i sistemi di allenamento, non importa il gioco, conta solo vincere, del resto, il fine giustifica i mezzi, buonaserata a tutti.
R.L.
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