Torino 16 ottobre 2011 - La vittoria fa sorridere tutti: dirigenti, allenatore, genitori, ma soprattutto gratifica i protagonisti, mi riferisco ai miei ragazzi che oggi hanno espugnato il difficile campo del Lucento.
Non è stata una partita facile, tutt'altro, vincere fuori casa è sempre un'impresa, noi ce l'abbiamo fatta, abbiamo vinto 2 a 0 direi meritatamente, e torniamo a casa con i 3 punti sul groppone.
La partita è stata preparata curando i minimi dettagli, anche se poi sono sempre gli episodi a fare la differenza, oltre alle abilità dei ragazzi che scendono in campo.
Mi è piaciuto l'atteggiamento e l'impatto alla partita, nel primo tempo abbiamo sfiorato la via della rete per 3 volte, ma soprattutto non abbiamo concesso nessuna palla gol agli avversari, segno che la difesa a 3 se fatta come si deve rende, specialmente in un campionato dove si gioca a 9.
Sono contento anche del centrocampo che ha svolto al meglio le 2 fasi di gioco (attacco, difesa).
Se il volto della vittoria è il sorriso, lo spirito di sacrificio è il cuore di questa squadra: un gruppo che per vincere deve lottare su ogni pallone con la grinta giusta e la massima determinazione. Il calcio si sa, non è un gioco per femminucce, bisogna tirare fuori gli attributi e manifestare in campo una buone dose di personalità, cattiveria sportiva, e tanto ritmo.
Oggi ho avuto delle buone sensazioni, anche se ripeto, dobbiamo continuare a migliorare giorno dopo giorno, non vivo sugli allori, da domani penserò alla prossima partita, anche perchè il nostro obiettivo è di vincerle tutte, e come sempre, di necessità virtù.
L'ultimo argomento, ma non per questo meno importante, è l'aspetto disciplinare della squadra: il calcio può essere interpretato in tanti modi, un passatempo, uno svago, uno sport da praticare perchè imposto dai genitori, uno sport svolto perchè c'è la passione, l'aspetto motivazionale che spinge un ragazzo ad iscriversi ad una società di calcio è diverso per ogni singolo ragazzo.
Quando un giovane calciatore decide di iscriversi ad una società sportiva deve essere consapevole che bisogna rispettare delle regole, anche perchè non siamo all'oratorio ma in una società sportiva come il Barcanova.
La premessa è chiara, chi non si allinea alle direttive dell'allenatore rimarrà fuori, anche perchè in una generazione dove i ragazzi hanno tutto e non sono abituati al sacrificio, permettergli anche di giocare senza un minimo di disciplina e impegno durante gli allenamenti sarebbe deleterio. Le punizioni a volte fanno crescere e su questo punto bisogna meditare molto.
R.L.
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