Vergogna ragazzi, vi ammiro quando scendete in campo, vi studio in ogni vostro movimento, tifo anche per alcuni di voi, ma stavolta avete esagerato.
Lo sciopero lasciatelo a chi è disoccupato, chi lavora per prendere 600 euro al mese, chi fatica giorno dopo giorno per portare a casa un pezzo di pane.
Sono deluso dalla cosa che più amo al mondo dopo me stesso e la mia famiglia: il calcio.
Incasso le vostre lamentele e vado avanti, ma sappiate che la vostra scelta di non giocare non è solo un capriccio alla Lega di Serie A, ma è uno sgarbo a milioni di tifosi che vi seguono.
Oggi vi posso dire con tutto il cuore, VERGOGNATEVI.
R.L.
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