giovedì 16 giugno 2011

Salerno difende il suo colore, il Granata


Aiuto, la nuvola di Fantozzi perseguita la Salernitana. Neppure nelle settimane più importanti dell’anno, infatti, quelle in cui ci si sarebbe dovuta giocare una promozione quanto mai indispensabile, regna il sereno in casa granata. Non bastavano le polemiche inscenate da Mandorlini alla vigilia dell’andata della finale, cui la società ha risposto a muso duro, non bastava la secca sconfitta rimediata al Bentegodi e le quattro squalifiche per la partita di ritorno, non bastava la quasi sicura assenza di Fabinho, l’unico in grado di accendere la luce domenica scorsa ma stiratosi in un generoso recupero difensivo, ora ecco arrivare la beffa da lontano.

Il tribunale di Napoli infatti ha diffidato l’attuale società dall’utilizzare il nome “Salernitana Calcio”, il marchio “Salernitana 1919”, lo stemma e pure le maglie granata, che sono di proprietà del vecchio patron Aliberti. Il tutto comunque non mette a repentaglio l’immediato futuro: domenica, nel giorno del 92° compleanno della società (sì, ma la “Salernitana 1919″), Carrus e compagni potranno regolarmente indossare la maglia granata perchè la sentenza non è ovviamente ancora esecutiva (Lombardi ha già annunciato ricorso) e perchè, come sostiene l’avvocato della società Rino Sica “non compete certo alla curatela fallimentare decidere in merito all’utilizzo di segni distintivi“.
E’ comunque paradossale che la vecchia società già fallita rischi di causare il secondo crack in sei anni perché la necessità di risarcire la società ormai in liquidazione con tre milioni e mezzodi euro potrebbe mettere la parola fine alle già tenui speranze di salvataggio, dilatando l’esposizione debitoria ad oltre cinque milioni di euro. A meno che domenica all’Arechi non si materializzi qualcosa di molto simile ad un miracolo: una vittoria con due reti di scarto senza mezza squadra titolare e con in campo alcuni dei ripudiati storici, come Peccarisi. In campo si prevede un clima infuocato: per le polemiche dell’andata e per la presenza, data per certa, del presidente Lombardi. Ma sugli spalti servirà il sostegno delle grandi occasioni: sempre che, inneggiando ai granata una squadra che potrebbe essere “costretta” a giocare in bianco, pure i tifosi non rischino di incorrere in qualche sanzione…

Nessun commento:

Posta un commento