Leonardo: "Nel calcio tutto è possibile"
GELSENKIRCHEN 12 aprile 2011 - "Conoscevo Ralf Rangnick, il tecnico dello Schalke 04, anche prima della gara di andata, è tornato qui dopo un certo periodo, non è mai facile ma ha trovato subito le giuste motivazioni e ha fatto bene sia in Champions che in campionato.
Se si è ispirato ad Arrigo Sacchi ha trovato un esempio importante per la storia del calcio", ha spiegato Leonardo nella conferenza stampa della vigilia di Schalke 04-Inter, gara valida per il ritorno dei quarti di finale di Uefa Champions League, che si giocherà domani al "Veltins Arena" di Gelsenkirchen (ore 20.45).
Se si è ispirato ad Arrigo Sacchi ha trovato un esempio importante per la storia del calcio", ha spiegato Leonardo nella conferenza stampa della vigilia di Schalke 04-Inter, gara valida per il ritorno dei quarti di finale di Uefa Champions League, che si giocherà domani al "Veltins Arena" di Gelsenkirchen (ore 20.45).
A Leonardo viene poi chiesto se crede nel miracolo: "Non credo nei miracoli ma nei risultati sportivi, perché nella gara di andata è successo qualcosa di strano e poi dobbiamo essere noi a creare qualcosa di affascinante. Noi non crediamo solo nel passaggio del turno ma nell'idea di fare una grande prestazione, la cosa importante sarà avere equilibrio anche se si cerca un risultato ampio, però bisogna davvero cercare la grande prestazione per arrivare al grande risultato. È importante avere tutta la rosa a disposizione: torna Lucio, non ci sarà Chivu per squalifica, ma siamo quasi al completo".
Al tecnico nerazzurro è stato poi chiesto conto delle condizioni generali della squadra: "Credo che nel gruppo ci sia lucidità, ognuno ha vissuto le sue rimonte, nel calcio e nella vita. C'è la voglia di dimostrare che quello che è successo a San Siro è fuori dal nostro andamento, dalle nostre corde. Stanno tutti abbastanza bene, la condizione generale è buona, ma poi ovviamente ci sarà da valutare alcuni problemini di singoli giocatori. Abbiamo ancora un giorno di tempo e un giorno a questi livello è tantissimo. Dove finisce la tattica e dove inizia la parte psicologica? È chiaro che l'interpretazione psicologica è importante, è un gioco fra noi che dobbiamo vincere e loro che devono giocare per non prendere quattro gol. Siamo consapevoli delle difficoltà ma non abbiamo nulla da perdere e non dimentichiamo che, all'andata, in tutti gli episodi a loro favorevoli noi siamo stati anche molto sfortunati. Che cosa dirò ai ragazzi? Non posso anticipare nulla, le cose nascono lì, non si preparano. Faremo invece una preparazione tecnica importante, poi quello che dirò verrà in modo naturale, al momento di parlare ai calciatori. Se noi pensiamo, concretamente nel calcio può succedere tutto, la squadra è consapevole, sarà una sfida molto affascinante".
Conosciamo meglio questa città tedesca: Schalke è un quartiere (Stadtteil) di Gelsenkirchen, appartenente al distretto urbano (Stadtbezirk) di Gelsenkirchen-Mitte.
Schalke è famoso per la locale squadra di calcio, lo Schalke 04. Il club, fondato nel 1904, rappresenta una città industriale che fonda le sue ricchezze sul carbone e l'acciaio. Nella storia della cittadina vi sono molte influenze straniere, soprattutto polacche.
E' un borgo di 23 mila abitanti, una sorta di Chievo Verona tedesco, ha vinto 7 scudetti e una Coppa Uefa vinta proprio ai danni dell'Inter nella finale del 1997.
La fine dell’avventura europea o l’occasione per sfatare l’ennesimo tabù?
Leonardo deve dimostrare di avere le spalle abbastanza larghe per sopportare le critiche piovutegli addosso dopo la doppia sconfitta contro Milan e tedeschi della settimana scorsa.
Come fare? Magari cercando di ottenere la prima vittoria nerazzurra tra le mura del Gelsenkirchen.
Finora l’Inter non è mai uscita vincente dagli scontri in terra tedesca contro lo Schalke e non ha mai segnato più di due reti nella stessa partita.
Alla prima assoluta nella stagione 1996/1997 il risultato fu un secco 1-0 a favore dei tedeschi.
L’occasione fu quella della finale di andata di Coppa Uefa. Wilmots regalò la vittoria allo Schalke 04 che poi portò a casa la coppa dopo la gara di ritorno a San Siro.
Il secondo scontro tra le due squadre in Germania ebbe un esito positivo per i nerazzurri.
Gli uomini di Gigi Simoni, forti della vittoria casalinga dell’andata, eliminarono lo Schalke 04 ma solo dopo essere arrivati ai tempi supplementari.
Al primo minuto dell’extra-time segnò West che rese inutile il gol siglato da Goossens nei tempi regolamentari.
I precedenti non sono dalla parte dell’Inter ma nel calcio può succedere di tutto.
Ma proprio di tutto, come testimonia il 2-5 dell’andata.
Questi i precedenti al Gelsenkirchen tra le due squadre:
Coppa Uefa 1996/1997 (Finale andata) Schalke 04-Inter 1-0
Coppa Uefa 1997/1998 (1/4 ritorno) Schalke 04-Inter 1-1 (d.t.s.)
Questa è la cronaca di una vigilia diversa per le 2 squadre: soliti discorsi di facciata da parte di Leonardo che palesa ottimismo, un segnale importante se domani si giocasse una partita a briscola, peccato però che domani si gioca a calcio e bisogna fare 4 gol senza subire nessuno, come se dall'altra sponda ci fosse il Cataforio con tutto rispetto per quest'ultima. Che sarà una missione impossibile lo sanno pure le galline, solo il Barcellona sarebbe all'altezza di quest'impresa, non l'Inter di questi tempi.
Leonardo e i calciatori hanno vanificato tutto in soli 3 giorni: prima la sconfitta nel derby, dove i rossoneri hanno schiacciato i nerazzurri sotto ogni punto di vista, e poi 3 giorni dopo in Champions subendo 5 reti dallo Schalke 04, una squadra di belle speranze e nulla più. Se Leonardo ha le sue colpe i giocatori non sono da salvare: i vari Chivu, Zanetti, Maicon, Cambiasso, T. Motta, hanno fallito la loro prova fornendo una prestazione molto al di sotto delle loro potenzialità.
A volte non si può fallire appuntamenti così importanti, specie quando i favori del pronostico pendono dalla parte giusta, Inter-Schalke è stata la più vergognosa partita nerazzurra dell'ultimo lustro. Che Jose Mourinho faceva la differenza lo sapevano in tanti, oggi lo sanno in tantissimi.
Gli errori dell'Inter nascono da luglio quando si doveva fare una rivoluzione cedendo i demotivati Maicon e Milito al Real Madrid e puntare su altre pedine con fame di successo, e se pensiamo che Cavani è stato rifiutato per 14 milioni di euro mi viene la pelle d'oca.
La fame di successo prevale sempre su ogni cosa: lo dimostra il Milan che guida il campionato, lo dimostra il Napoli di Mazzarri che è a soli 3 punti dalla capolista, lo dimostra l'Inter, che, sazia del triplete dello scorso anno, ha perso tutto nel momento più importante della stagione dove sono venute meno le energie mentali per lottare e combattere ad alti livelli.
E quando Maicon non corre, Zanetti arranca, Eto' e Sneijder non tornano, Chivu gioca con gli altri, non hai dove andare.
Domani sarà la partita dai mille rimpianti, dalle lacrime amare, dei se e dei ma, purtroppo non si può tornare indietro e alla fine in semifinale ci andrà il Chievo di Germania. Fa rabbia uscire contro una squadra così scadente come lo Schalke, il popolo interista non ci sta, ben vengano le sconfitte contro Barcellona, Real, Chelsea, Manchester Utd, farebbero meno male, non lascerebbero strascichi, invece domani ci toccherà una notte insonne, colpa di una squadra composta da gente strapagata che non ha più voglia di rincorrere un pallone.
Ed ora che Branca si svegli e faccia un calciomercato all'altezza di questa squadra altrimenti gli anni d'oro Mourinho saranno solo un ricordo lontano.
La squadra di domani: I nerazzurri recuperano Lucio, squalificato nella gara d'andata; Leonardo potrà contare anche su Sneijder e Kharja, in forse dopo l'impegno di campionato contro il Chievo. Il tecnico brasiliano ha convocato ventidue calciatori; questo l'elenco riportato sul sito ufficiale della società nerazzurra.
Portieri: 1 Julio Cesar, 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni;
Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 15 Andrea Ranocchia, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 55 Yuto Nagatomo;
Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 14 Houssine Kharja, 17 MacDonald Mariga, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Philippe Coutinho;
Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev.
Nello Schalke il tecnico Rangnick sembra orientato a confermare l'undici che ha trionfato all'andata, con la sola eccezione di Draxler al posto dello squalificato Farfán.
Questi i possibili schieramenti:
Schalke 04 (4-4-2) Neuer, Uchida, Howedes, Matip, Sarpei, Draxler, Papadoupoulos, Jurado, Baumjohann, Edu, Raul. All. Rangnick.
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar, Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Maicon, Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Snejder, Eto'o, Milito. All. Leonardo.
La partita sarà finalmente trasmessa su Rai 1, una piccola ricompensa per chi paga ancora il canone, ma chi vive in una zona d'ombra dove solo col il satellite si riesce a guardare un po' di televisione la partita sarà criptata e si potrà vedere solo con decoder abilitati o antenna analogica. Questa è l'Italia.
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