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lunedì 14 giugno 2010

Conosciamo meglio il Gallipoli
19.12.2009 00:53 di Rosario Ligato   articolo letto 133 volte
Ciro Ginestra, l'uomo più pericoloso del Gallipoli
Ciro Ginestra, l'uomo più pericoloso del Gallipoli
Simpaticissimi lettori di tuttoreggina.com buonasera.
Dopo la bella vittoria di sabato scorso contro la Triestina, si va a Gallipoli con la voglia di ottenere un risultato positivo e per dare continuità ai risultati. La Reggina, quest'anno, non ha avuto un rendimento costante, ha attraversato momenti difficili alternando vittorie e sconfitte, specie lontano dai propri tifosi.
 
Il clima in casa amaranto non è dei migliori. A Gallipoli non ci saranno i vari Buscè, Volpi, Cassano, Brienza, Valdez, oltre a Costa che è ancora squalificato. Esclusioni importanti, molti di questi lasceranno Reggio Calabria. Del resto, la società ha deciso di puntare sui giovani, su calciatori che hanno stimoli e motivazioni per fare bene. Purtroppo, nel calcio, gli errori di valutazione ci stanno, ma evidentemente il progetto iniziale è fallito.
 
Allo stadio “Via del Mare” di Lecce, dove il Gallipoli disputa le partite casalinghe, il tecnico della Reggina Ivo Iaconi, dovrebbe mandare in campo la stessa formazione che ha battuto la Triestina. Dovrebbe partire dalla panchina il rientrante Barillà, con Morosini e Carmona a formare la cerniera di centrocampo. Tridente d'attacco con Missiroli, Bonazzoli e Pagano, mentre, a difendere la porta di Marino, ci saranno Capelli, Cascione e capitan Lanzaro, aiutati nella fase difensiva da Rizzato sulla sinistra e Adejo a destra.

Proviamo ora a conoscere meglio il nostro avversario di turno, alias il Gallipoli, città conosciuta più per le attività turistiche (visto il suo bellissimo territorio che si affaccia sul mar Ionio e che ogni anno attrae migliaia di turisti soprattutto nella stagione estiva) che per le manifestazioni calcistiche, non dimentichiamo che Gallipoli è una città di 21 mila abitanti e che pochi anni fa partecipava ai campionati dilettantistici.
 
Il Gallipoli Calcio nella sua storia ha sempre militato nei campionati regionali fino alla stagione 1973/74 quando partecipa per la prima volta in un campionato di Serie D. La nuova avventura dura soltanto un anno, in quanto a fine campionato retrocede nuovamente nelle serie minori, i pugliesi però, non demordono riconquistando la serie appena lasciata appena un anno dopo, il 23 maggio 1974.
 
Dopo 4 campionati in D il Gallipoli, nella stagione 77/78, giunge alla vittoria del campionato ottenendo la prima promozione in C della sua storia. La prima annata tra i professionisti si chiude con una salvezza al cardiopalma, ma la gioia per questa insperata salvezza presto farà posto alla grande delusione in seguito alla mancata iscrizione al campionato di C2 1979/80 a causa di inadempienze finanziare: si riparte dunque dalla Prima Categoria. Il Gallipoli non riuscirà negli anni seguenti a raggiungere campionati nazionali, e nella stagione 98/99 la società giallorossa viene radiata dal campionato in seguito al rifiuto di scendere in campo in tre partite.
 
Dopo la radiazione, ci pensa Antonio Vallebona a costituire nel 1999 la nuova società, riportando in due anni la squadra in Eccellenza. Nel 2002 arriva la svolta, in quanto l'imprenditore petrolifero Vincenzo Barba rileva l’intera società, con l’ambizione di riportare la formazione giallorossa nel calcio che conta. La sua prima stagione si conclude con un discreto sesto posto, ma per la stagione 2003/2004 il patron prepara una corazzata guidata dal tecnico Antonio Toma che stravince il campionato, riottenendo la serie D dopo 25 anni.
 
Anche per la stagione seguente, il 2004/05, il presidente Barba non bada a spese fornendo al tecnico Giugno, una vera e propria corazzata, che annovera tra le sue fila l'attaccante Ignacio Castillo, considerato il più forte di tutta la serie D, affiancandolo a Riccardo Innocenti (insieme faranno 45 gol). Come nelle previsioni, il Gallipoli conduce il campionato interamente in vetta, ottenendo la matematica promozione in C2 il 1° maggio.

Un famoso proverbio dice “non c’è due senza tre ed il patron Barba non intende smentirlo. Infatti, ingaggia come allenatore Gaetano Autieri, puntella l’organico con calciatori esperti di categoria riconfermando anche Castillo, nonostante le tante richieste ricevute. Anche in questa stagione, il Gallipoli conduce il campionato saldamente in testa, ottenendo la terza promozione in tre anni. A dimostrare la qualità dell’organico, i pugliesi, oltre alla promozione in C1, conquistano anche la Coppa Italia di Serie C, battendo nella doppia finale la Sanremese.
 
Nel primo anno di C1, il presidente Barba riconferma in panchina mister Autieri, ma rinuncia a molti calciatori protagonisti della splendida annata 2005/2006, vedi Castillo, Raimondi e Innocenti. La stagione si rivela molto difficile per il Gallipoli, che non riuscirà mai ad entrare in zona playoff, alla quale si aggiunge anche la crisi di risultati che è perdurata da gennaio 2007 fino alla fine del campionato. Il Gallipoli chiude al decimo posto.
 
Per la stagione 2007-2008 Barba opera un'autentica rivoluzione, in panchina sceglie Dario Bonetti, riconfermando soltanto 8 giocatori della rosa passata. Il Gallipoli disputa una grande prima parte di stagione, posizionandosi in piena zona play-off, ma l’allontanamento del mister, alla 26° giornata, per incomprensioni con l’ambiente infligge alla rosa un duro colpo. Infatti, con l’arrivo di Patania, la squadra impatta in un incredibile crollo sia fisico che mentale, totalizzando in 6 partite un solo punto, concludendo il campionato al nono posto.
 
La voglia di riscatto porta Barba ad operare una rivoluzione in società per la stagione 2008/2009: al posto del ds Pagni e Patania vengono chiamati Gino Dimitri, ex responsabile dell'area tecnica del settore giovanile del Lecce, e il “principe” Giuseppe Giannini. La squadra, che combina giovani promettenti ed elementi esperti della categoria e di fiducia del tecnico, punta decisamente alla promozione in Serie B.
 
In campionato il Gallipoli mantiene un rendimento costante. La formazione ionica può contare su un organico molto valido, che ha in Ciro Ginestra e Francesco Di Gennaro due prolifici attaccanti, cui si aggiungono il regista David Mounard, i centrocampisti centrali Gennaro Esposito e Giuseppe Russo e una difesa di spessore, guidata dal portiere Generoso Rossi.

Il Gallipoli si insedia solitario in vetta alla classifica sin dalle prime giornate, con 16 punti dopo sole 6 partite. È il periodo tra dicembre e gennaio che consolida il Gallipoli tra le pretendenti alla promozione in Serie B. La squadra giallorossa in casa ha un rendimento molto positivo, ma rispetto alla stagione precedente decisivo è anche il rendimento in trasferta.
La gioia definitiva per i tifosi gallipolini arriva il 17 maggio 2009, quando i giallorossi, davanti a 7.000 spettatori , battono tra le mura amiche 3-2 la Real Marcianise. Per i salentini si tratta così del primo approdo in Serie B nella loro storia: così facendo il Gallipoli è la quarta salentina, dopo il Lecce, il Taranto e il Brindisi, ad accedere alla serie cadetta.

Dopo la fantastica promozione però, il presidente Barba chiede l'aiuto a imprenditori della zona per essere affiancato nella società, consapevole che la serie B è un campionato molto oneroso. Minaccia di lasciare la squadra, facendo vivere, ai tifosi gallipolini, un estate al cardiopalma. Il 9 agosto il Gallipoli, nella partita della seconda fase di Coppa Italia contro il Lumezzane, giocata fuori casa, manda in campo la squadra primavera e subisce una netta sconfitta per 6-0.

L'11 agosto il presidente decide di lasciare l'incarico e ufficializza la cessione al gruppo di D'Odorico. A meno di dieci giorni dalla prima partita di campionato , il Gallipoli riparte, con D'Odorico presidente e Vittorio Fioretti come responsabile del calciomercato. Viene riconfermato Giannini nel ruolo di allenatore e la susseguente partenza in ritiro dei 3 giocatori in rosa più 5 elementi delle giovanili. Nella settimana che segue sono perfezionate molte operazioni di calciomercato, allo scopo di allestire la rosa per l'imminente inizio del campionato di Serie B.

Nella stagione in corso, la squadra di Giannini staziona a quota 22 punti, insieme alla Reggina, in casa la squadra ionica ha vinto soltanto 2 volte, pareggiando 3 e perdendo 3, mentre in trasferta, le vittorie sono state 3, con 4 pareggi e 3 sconfitte. In casa, i giallorossi segnano poco, solo 4 le reti messe a segno finora, dato molto importante che evidenza la difficoltà dei gallipolini di andare in rete.

L'allenatore dei giallorossi prende il nome di Giuseppe Giannini, ottimi trascorsi da calciatore. Ha allenato: Foggia, Sambenedettese, i rumeni del Arges Pites, Massese, Giannini non ha un sistema di gioco standard, ma adatta il modulo ai calciatori a disposizione. La rosa del Gallipoli non è eccelsa, i giocatori di maggiore qualità sono: gli attaccanti Ginestra e Di Gennaro, il fantasista Mounard, i centrocampisti Mancini e Pederzoli, i difensori Abbate (squalificato) e Pallante. Tra le file dei giallorossi fanno parte ottimi giovani di valore come l'attaccante Di Carmine, i difensori Sosa e Tagliani. Non sembrano avere la forma di un tempo i vari: Grandoni, Daino, Scaglia e D'aversa, anche se sono elementi che hanno tanta esperienza sui campi di gioco.

Contro la Reggina, mister Giannini dovrebbe mandare in campo la seguente formazione: (4-3-3) SCIARRONE, SOSA, GRANDONI, PALLANTE, SCAGLIA; MANCINI, PEDERZOLI, D'AVERSA; MOUNARD, GINESTRA, DI GENNARO.
Una serena buonanotte e buona partita a tutti.

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